Vaccino: il nuovo farmaco potrebbe rappresentare una svolta per il futuro. Sviluppato dall’Università Statale di Milano presenta importanti novità rispetto ai vaccini attuali
E’ ancora in fase sperimentale il LeCoVax2, il nuovo vaccino anti Covid 19, ma già promettente: il primo studio condotto su modello murino ha infatti rilevato la sua efficacia sul fronte della produzione degli anticorpi necessari per vanificare gli effetti del virus SARS-CoV-2.
Sviluppato presso l’Università di Milano, coadiuvata dal VisMederi Research srl, il vaccino rappresenta un importante risultato ai fini della gestione futura della pandemia. Il farmaco rappresenta una novità sotto vari aspetti: funziona in maniera diversa rispetto ai vaccini attualmente disponibili e richiede approcci diversificati sia nella conservazione del farmaco che nella sua distribuzione.
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Il lavoro, condotto da un gruppo di ricerca dell’Università di Milano e di VisMederi Research srl, ha già condotto verso i primi ed incoraggianti risultati. Il farmaco si aziona in modo differente rispetto a quelli già in uso. Se questi ultimi, infatti, si servono di RNA o di virus modificati affinché gli antigeni si generino nelle cellule di quanti li ricevono, così da originare il processo d’immunizzazione, il LeCoVax2 invece si basa su un microrganismo unicellulare.
Si tratta del Leishmania tarentolae ed è un microrganismo in grado di produrre le proteine che spingono a produrre anticorpi. Ad affermarlo, Sara Epis, del Dipartimento di Bioscienze dell’Università Statale di Milano, che spiega: “Una volta inoculate in un mammifero, le proteine virali prodotte in Leishmania hanno la capacità di agire come le proteine prodotte dal virus stesso durante l’infezione naturale. Quindi come antigeni virali in grado di stimolare la produzione di anticorpi“.
Non è tutto: il Leishmania è in grado di guidare le proteine specificatamente a quelle cellule che fanno scattare la produzione degli anticorpi. Un meccanismo, dunque, molto interessante e che gioca un ruolo chiave per la produzione del vaccino.
Il LeCoVax2 potrebbe, infine, essere preparato in modalità che ne renderebbero più semplice e sbrigativa la diffusione e somministrato per via orale: una soluzione che agevolerebbe di gran lunga il suo utilizzo.
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