A distanza di due anni arriva la svolta nel caso sull’omicidio di Fabrizio Piscitelli.
Svolta nel caso dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli, conosciuto come “Diabolik”. Si tratta del delitto era avvenuto il 7 agosto di due anni fa su una panchina del parco degli Acquedotti, situato al Tuscolano. Dopo due anni il cerchio si è ristretto sui mandanti e il killer autori del delitto dell’ultras della Lazio appartenente al gruppo degli Irriducibili. La sua vita era stata stroncata in pieno giorno con un colpo di pistola alla testa.
L’omicidio sarebbe avvenuto nell’ambito dei traffici di stupefacenti dei sodali del clan Senese. A coordinare le indagini è la direzione distrettuale antimafia. Nel corso dell’inchiesta sono emersi intrecci tra il malaffare e le tifoserie. Le indagini sono state estese anche a organizzazioni criminali. Quest’ultime operano a Boccea e Primavalle, luoghi dove personaggi malavitosi di Tuscolana gestiscono narcotraffico all’ingrosso.
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Caso Diabolik: ricostruita l’identità dell’omicida
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Il caso di Diabolik ha avuto una svolta a distanza di due anni. Alcune testimonianze hanno contribuito all’avanzamento delle indagini. Queste sono arrivate a seguito della gambizzazione di Leandro Bennato, vicino ai Senese e arrestato per droga.
Arriva inoltre il disegno dell’identità dell’omicida grazie a un’autista e bodyguard. L’uomo si trovava con l’ultras prima che fosse ucciso. Da quanto emerso sembrerebbe che sul posto fosse presente un sicario e un palo. Il killer sembrerebbe che fosse vestito da runner.
A dedicare un focus particolare sul caso è stata la trasmissione “Non è l’Arena“, condotta da Massimo Giletti su La 7. Nelle ultime puntate ha dedicato speciali all’omicidio. In particolare nell’ultima puntata è emerso come il killer potrebbe essere di nazionalità albanese. Quest’ultimo potrebbe essere autore di un altro omicidio consumato dopo pochi mesi da quello di Diabolik probabilmente sempre relativo all’ambiente del traffico della droga.
Le modalità di questo sembrerebbero essere le medesime in entrambi i casi. Il killer poi si sarebbe sposato in Spagna e di seguito in Albania.