Nella serata di ieri a Oste di Montemurlo (Prato), si sarebbe consumato un omicidio-suicidio: vittime due fratelli di 54 e 60 anni.
Dramma nella serata di ieri a Oste di Montemurlo, in provincia di Prato. Due fratelli di 60 e 54 anni sono stati ritrovati senza vita sono stati ritrovati senza vita all’ingresso dell’abitazione del 60enne. A lanciare l’allarme alcuni vicini di casa che, sentendo alcuni colpi di pistola, hanno chiamato le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno avviato le indagini sul caso. Da quanto emerso sino ad ora pare essersi trattato di un omicidio-suicidio ad opera del più giovane dei due fratelli che dopo aver ucciso il 60enne si sarebbe tolto la vita con una pistola legalmente detenuta.
Avrebbe raggiunto l’abitazione del fratello e lo avrebbe freddato con due colpi di pistola, poi ha rivolto l’arma contro sé stesso e si è tolto la vita.
Questo quanto avrebbe messo in atto Maurizio Pusceddu, un 54enne senza fissa dimora, ritrovato morto nella serata di ieri, giovedì 2 giugno, accanto al cadavere del fratello Giacomo, di 60 anni. I due corpi giacevano all’ingresso dell’abitazione del 60enne a Oste, frazione del comune di Montemurlo, in provincia di Prato.
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L’allarme, riporta la stampa locale e la redazione di Repubblica, sarebbe scattato quando alcuni vicini di casa, avrebbero sentito tre colpi di pistola ed hanno subito chiamato le forze dell’ordine. In pochi minuti, presso l’abitazione sono arrivati i carabinieri che hanno rinvenuto i due cadaveri ed una pistola poco lontano.
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I militari dell’Arma hanno avviato le indagini per chiarire i contorni dell’accaduto. L’ipotesi al momento più accreditata è quella di un omicidio-suicidio. Secondo gli investigatori, scrive Repubblica, il 54enne si sarebbe recato in casa del fratello e, giunto sul posto, avrebbe estratto una pistola Beretta a caricatore pieno, regolarmente detenuta. L’uomo avrebbe poi ucciso il 60enne con due colpi e successivamente si sarebbe tolto la vita sparandosi alla testa. Ancora da chiarire il movente che avrebbe spinto il 54enne a commettere un simile gesto.
Presso l’abitazione, oltre ai carabinieri sono arrivati anche il sostituto procuratore Lorenzo Boscagli ed il medico legale Brunero Begliomini per gli adempimenti del caso.
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