Stefano Sensi ha avuto un brutto infortunio, per questo motivo non potrà giocare gli Europei di calcio che inizieranno a breve: lo sfogo sui social della fidanzata Giulia Amodio
Visualizza questo post su Instagram
Stefano Sensi sarà costretto a cedere il suo posto di centrocampista della Nazionale italiana a Matteo Pessina in forza all’Atalanta. La sua è stata una stagione puntellata dagli infortuni mentre giocava con l’Inter, campione d’Italia di quest’anno: un’annata da dimenticare nonostante lo scudetto vinto dalla sua squadra. Inoltre il centrocampista è stato anche accusato sui social network per la sua estrema fragilità.
A difenderlo a spada tratta ci ha pensato la sua fidanzata Giulia Amodio, che ha affidato a Instagram e di preciso alle sue Stories un duro e lungo sfogo a favore del suo bel ragazzo calciatore. Sul profilo social della bella compagna di Stefano Sensi si può ancora leggere il suo parere riguardo ai leoni da tastiera che hanno attaccato il giocatore solo per essere apparso fragile.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE -> Raffaele Renda risponde sui social alle critiche sulla storia con Martina – FOTO
Stefano Sensi, la risposta della fidanzata Giulia Amodio agli haters su Instagram
Visualizza questo post su Instagram
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE -> Anna Tatangelo décolleté prorompente: qualcosa di divino, la canotta regge poco – FOTO
Ecco le parole di Giulia Amodio in risposta a chi ha criticato il suo Stefano perché non può giocare gli Europei che inizieranno a breve: “È davvero difficile riuscire a capacitarsi di come faccia certa gente ad essere così: stupida, maleducata, insensibile, cattiva, irrispettosa, incredibilmente ignorante, allo stesso tempo. Una cosa ve la auguro: che riceviate lo stesso trattamento al quadrato (non per altro, ma perché possiate rendervi conto di quanto siate incredibilmente stupidi)”.
Ed ecco le parole della giovane Giulia Amodio in risposta alle critiche ricevute dal suo calciatore del cuore. Davvero una bel pensiero che, si spera, metterà a tacere le malelingue che si rifugiano dietro la sicurezza di un telefonino o di un computer e si sentono forti e in diritto di criticare e sentenziare qualsiasi persona in ogni situazione.