Maneskin, dopo l’Eurovision il gruppo perde un pezzo. I dettagli

Maneskin. Il gruppo rock italiano vincitore dell’Eurovision non arresta la sua corsa verso il successo. Arriva notizia di un cambio interno che porterà conseguenze importanti

 

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Non si placa il delirio da Maneskin. A due settimane esatte dal trionfo all’Eurovision song contest, la rock band che aveva già incantato l’Italia e raggiunto la vetta del Festival di Sanremo, adesso è completamente proiettata alla conquista delle charts del mondo intero. Ci sta riuscendo egregiamente: i dati parlano chiaro. Il loro brano “Zitti e buoni” ha guadagnato il Doppio Disco di Platino. É entrato prepotentemente nella top 10 mondiale di Spotify. Risulta essere il singolo italiano con più stream di tutti i tempi e, inoltre, è riuscito a prendere posizione nelle classifiche inglesi, fatto che non si registrava da 30 anni per una canzone italiana.

L’enorme consenso che la band sta ottenendo a livello globale ha fatto sì che cambiasse qualcosa d’importante nella formazione interna dello staff che gira intorno a essa.

Maneskin: la decisione inaspettata

 

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Adesso che stanno ottenendo interesse e fama a livello internazionale, dopo la vincita dell’Eurovision Song Contest, i Maneskin hanno deciso di licenziare la manager che li ha portati al trionfo, Marta Donà.

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La stessa donna ne dà notizia sul proprio profilo Instagram attraverso un messaggio che non nasconde per nulla il dispiacere e l’amarezza: “Abbiamo trascorso 4 anni indimenticabili pieni di sogni da esaudire e di progetti realizzati. Io vi ho portato fino a qui. Da adesso in poi avete deciso di proseguire senza di me. Ho il cuore spezzato ma vi auguro il meglio dalla vita ragazzi”.

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La scelta della band è dettata probabilmente dal desiderio di essere seguita da un professionista che abbia più esperienza e contatti fuori dai confini italiani.

Marta Donà fa parte di un team tutto al femminile, Latarma Management, che ha chiuso l’anno con un fatturato di 572mila euro e che segue, tra gli altri, anche Marco Mengoni, Alessandro Cattelan e Francesca Michielin.

 

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I commenti sui social sono diametralmente opposti tra chi non perdona il “tradimento” di Damiano e compagni, e chi, invece, giustifica l’accaduto essendo meramente una questione di lavoro.

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