La scienza spiega che la stretta correlazione tra sonno e risveglio anticipato la mattina ha effetti significativi sulla gestione della depressione.
Le malattie mentali, stati d’ansia e depressione in testa, sono le nuove malattie del millennio in corso. Gli ultimi dati aggiornati sulla situazione nel nostro Paese risalgono a fine 2019 e raccontano una situazione decisamente preoccupante.
Durante il Congresso “Depressione sfida del secolo, verso un piano nazionale per la gestione della malattia“, organizzato dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna (Onda) a Milano nell’ottobre 2019, i dati sulla depressione parlavano chiaro: colpisce 3 milioni di persone di cui 2 milioni di sesso femminile.
Nello specifico, nella Penisola circa un milione di persone soffre di depressione in forma grave ma di questi solo il 50% ha ricevuto un trattamento tempestivo con supporto terapeutico e farmacologico.
La situazione si è ulteriormente aggravata con la recente pandemia ed il lockdown che ha costretto a casa, e senza lavoro, milioni di persone in preda a episodi di stanchezza mentale e sfiducia nel futuro.
Per il professor Claudio Mencacci, presidente della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia, “i disturbi mentali sono la principale causa di morte, disabilità e impatto economico al mondo, e sono molto più frequenti di quanto si possa pensare. Ecco perché dovrebbero essere considerati la principale sfida per la salute globale del XXI secolo”, ha dichiarato intervistato durante l’incontro.
La scienza però sta facendo passi da gigante e sembra che esista un rimedio molto efficace per cercare di minimizzare questi stati ansiosi così frequenti nell’ultimo periodo.
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Svegliarsi un’ora prima potrebbe ridurre il rischio di depressione del 23% secondo un recente studio pubblicato sulla rivista JAMA Psychiatry e sviluppato dai ricercatori dell’Università del Colorado, del Massachusetts Institute of Technology e di Harvard.
Lo studio è stato condotto su 840mila persone – tramite test genetici e questionari sul tema – ed ha dimostrato che i nottambuli e chi dorme fino a tardi la mattina hanno maggiori probabilità di manifestare sintomi depressivi negli anni.
Andare a letto presto e svegliarsi un’ora prima del solito è un toccasana per stare meglio in ogni senso: è stato rilevato infatti che questo tipo di soggetti ha un indice di massa corporea più basso, tenda ad avere meno problemi legati al diabete, soffre di minori disturbi del sonno (con risvegli improvvisi durante la notte). Ha anche una migliore qualità di vita durante la giornata, anche in termini di sviluppo di serotonina (l’ormone del buonumore).
Ovviamente lo studio non sostituisce un colloquio approfondito con il proprio medico curante nel caso si riscontrassero problematiche legate a stati ansiosi e depressivi: il supporto di esperti è sempre la strada migliore rispetto al fai da te.
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