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Esteri

Disastri aerei, Volo Northwest Airlines 255: 154 morti, 1 ferito

La tragedia ad alta quota risale al 16 agosto 1987, quando il McDonnell Douglas MD-82 precipitò subito dopo il decollo.

Aereo (Getty Images)

Il disastro del 16 agosto 1987 coinvolse il volo Northwest Airlines 255. La rotta aerea avrebbe dovuto collegare l’aeroporto Tri-City di Freeland, nel Michigan, alla stazione John Wayne di Santa Ana, con scali intermedi programmati a Detroit e a Phoenix. Il fattore contribuente alla tragedia fu individuato nell’errore umano all’interno della cabina di pilotaggio. La combinazione di alcune inosservanze, quali l’errata configurazione della partenza, il conseguente disorientamento durante il volo e lo scarso controllo del velivolo da parte del comandante provocarono l’inevitabile schianto del McDonnell Douglas MD-82 pochi attimi dopo il decollo. Il bollettino delle vittime fu drammatico: dei 155 occupanti, suddivisi in 149 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio, l’impatto provocò la morte di 154 persone. L’unica sopravvissuta fu una bambina di 4 anni.

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Le dinamiche dell’incidente

Imbarco aereo (Getty Images)

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La sera della tragedia ai comandi del McDonnell Douglas MD-82 – numero di registrazione N312RC – vi era l’aviatore John R. Maus, 57 anni; coadiuvato dall’esperienza del primo ufficiale David J. Dodds, 35 anni. Come da programma, quel 16 agosto del lontano 1987 il pilota Maus abbandonò l’Aeroporto Internazionale Tri-City Freeland alle ore 20:45 con 149 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio. Allora, l’apparecchio era entrato in servizio tramite la fusione delle compagnie aeree Northwest Airlines e Republic Airlines.

Il disastro accadde pochi istanti dopo la manovra di decollo, alle ore 20:46, quando il McDonnell Douglas MD-82 si schiantò in prossimità di Romulus, periferia di Detroit, nel Michigan (Stati Uniti). La commissione d’indagine fu affidata al National Transportation Safety Board (NTSB), il cui rapporto appurò il fattore contribuente dell’incidente nell’assenza della taxi checklist da parte dei due piloti a bordo, la cui mancata attivazione provocò di conseguenza l’errata configurazione dei flap per la manovra del decollo. Ad incrementare la situazione si aggiunse anche l’assenza di alimentazione elettrica del takeoff warning system. L’ipotesi avanzata dagli ispettori della NTSB fu confermata dall’estrazione dei dati del Cockpit Voice Recorder (CVR). L’impatto al suolo fu violentissimo provocando la morte di 154 occupanti. L’unica sopravvissuta, seppur gravemente ferita, fu una bambina di 4 anni.

Volo (Getty Images)

Altre vittime dello schianto furono due persone, investite via terra dall’aereo; mentre altre 5 rimasero ferite. L’unica superstite a bordo fu Cecelia Cichan, una bimba di soli 4 anni.

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