Il fratello di Saman, la ragazza pakistana scomparsa da un mese, racconta i dettagli sconvolgenti che riguardano lo zio, Danish Hasnain.
Si aggiungono nuovi ed agghiaccianti tasselli nella storia infelice della diciottenne di origine pakistana scomparsa, senza lasciare tracce, oltre un mese fa. Il rientro in famiglia dalla comunità, presso cui era ospite per l’intervento dei servizi sociali, era avvenuto l’11 aprile scorso. Ma, già dalla fine del mese, di lei non si avranno più notizie.
Saman si era rivolta agli assistenti sociali, fin dalla fine di ottobre, per una richiesta d’aiuto, in quanto si era opposta alla volontà della sua famiglia di imporle un matrimonio combinato. Sarà proprio questa circostanza ad indirizzare le indagini verso la famiglia Abbas.
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Ad attirare i sospetti degli inquirenti sono alcuni famigliari di Saman, in particolare i genitori, lo zio e due cugini. Zio e cugini verranno immortalati da un video, risalente al 29 aprile – il giorno precedente la scomparsa – mentre si dirigono nei campi – nei pressi dell’abitazione degli Abbas – armati di secchio, pale e piede di porco. Particolari che renderanno sempre più allarmante il mancato ritrovamento della ragazza.
Quindi, ad alimentare ulteriormente l’ipotesi dell’assassinio, il racconto reso dal fratello minorenne di Saman: la ragazza sarebbe stata probabilmente strangolata dallo zio Danish. Per gli inquirenti, i tre uomini ripresi nel video avrebbero preparato il luogo destinato ad accogliere il corpo di Saman. La ragazza avrebbe avuto una violenta discussione con i suoi genitori, la sera del 30 aprile, e sarebbe uscita di casa. E’ a questo punto che sarebbe entrato in gioco Danish, chiamato dal padre di Saman per aiutarlo a riportarla a casa.
Ma Saman non rientrerà a casa. E di lei non è stata ritrovata ancora nessuna traccia. Carabinieri e Procura, nel frattempo, sono sulle tracce di Danish, il quale avrebbe minacciato di morte anche il fratello minorenne se avesse parlato. Ricercato anche uno dei due cugini mentre, l’altro, è stato arrestato in Francia.
Intanto, la procuratrice Isabella Chiesi, ha informato che le ricerche di Saman non si fermeranno e che, a partire da domani, potranno avvalersi anche di un elettromagnetometro.
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