Elena Kalinina è scomparsa da Roma il 12 novembre del 1998: della giovane interprete ucraina si è persa ogni traccia.
Elena Kalinina era una giovane interprete ucraina residente a Roma, scomparsa quando aveva solo 34 anni il 12 novembre del 1998. La donna non fece mai più rientro a casa dopo essere uscita per un appuntamento.
Dopo la scomparsa gli inquirenti fecero ingresso all’interno della sua abitazione trovando il cane affamato ed assetato. Cosa è successo ad Elena? Sulla sua scomparsa apparì l’ombra della mafia russa.
Il suo cane era affamato ed assetato, la sua Golf grigia sparita. Con sé aveva portato i gioielli delle grandi occasioni, ma aveva lasciato passaporto e rubrica telefonica.
Questo il quadro trovatosi dinnanzi dagli inquirenti quando iniziarono ad indagare sulla scomparsa di Elena Kalinina, giovane interprete ucraina residente a Roma svanita nel nulla il 12 novembre del 1998.
Ascoltate alcune amiche si apprese che la donna avrebbe dovuto raggiungere Bologna, ma lì non sarebbe mai arrivata. Cosa le è accaduto? Un’amica che si trovava in casa con lei il giorno prima della scomparsa ascoltò una telefonata in cui Elena spiegava che quella sera stessa si sarebbe recata nel capoluogo emiliano.
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L’ipotesi è che la donna si sia effettivamente messa in viaggio e che sia rimasta coinvolta in un grave incidente. Eppure a questa pista se ne affianca un’altra che nulla ha a che vedere con una tragica fatalità. Sul caso di Elena Kalinina si allunga l’ombra della mafia russa, quando una società di esportazioni e importazioni, per cui aveva svolto il ruolo di interprete, viene indagata all’interno di un procedimento penale. Proprio nell’ambito di tale vicenda, un uomo appartenente alla criminalità russa venne arrestato e poi rilasciato. I dubbi ed i timori crescono soprattutto perché non si riesce a trovare la spiegazione del perché Elena dovesse recarsi urgentemente a Bologna.
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Del caso si occupò la redazione di “Chi l’ha visto?” ed anche un giornalista del Corriere della Sera, Antonio Masia. Quest’Ultimo avrebbe aggiunto un ulteriore tassello importantissimo ai fini delle indagini. Da un’amica della scomparsa avrebbe appreso che quest’ultima era intenzionata a pubblicare un annuncio di richiesta di lavoro proprio su Bologna.
A parlare per ultima con Elena fu una sua amica lettone. La donna avrebbe interloquito con lei telefonicamente intorno alle 16 e le due si erano date appuntamento per il giorno seguente, quando la Kalinina avrebbe dovuto far rientro da Bologna. Tuttavia nessuna delle persone vicine alla 34enne ucraina avevano realmente capito cosa la legasse con il capoluogo emiliano. L’unica cosa che poteva pensarsi, è che quella sera potrebbe aver avuto un appuntamento importante, così tanto da richiedere lo sfoggio di preziosi che utilizzava solo nelle grandi occasioni. Al contempo era quasi certo si sarebbe trattato di un viaggio breve, considerato che con sé non portò né il passaporto, né le carte di credito né tantomeno la sua agenda. Ma che soprattutto non aveva affidato il proprio cane a nessuno. Era certa avrebbe fatto rientro subito a casa.
Dopo la messa in onda da parte del programma “Chi l’ha visto?” del caso di Elena, numerose le segnalazioni che la collocavano in diversi luoghi di Bologna. Purtroppo nessuna di esse avrebbe dato i risultati sperati. A cadere anche l’ipotesi dell’incidente considerato che non vi fu alcun riscontro in merito da parte delle autorità preposte.
Nel dicembre dello stesso anno una scoperta. La Golf grigia della donna venne rinvenuta a Roma dove era parcheggiata da oltre un mese, nelle vicinanze della stazione Termini. Ma allora Elena sarebbe partita in treno e non in auto? Eppure che fosse partita con un mezzo pubblico è una circostanza che non ha trovato conferma. Inoltre, una donna avrebbe riferito di aver visto Elena parcheggiare di notte, quando ormai Termini era chiusa.
Nel frattempo alla redazione del programma giunse un messaggio anonimo, in cui chi lo scrisse affermava di aver visto Elena a Roma tra il 9 ed il 10 novembre (un mese dopo la scomparsa). Era alla guida, sconvolta, e lo avrebbe fermato per chiedergli indicazioni circa l’ubicazione dello studio di un avvocato. Non sapendola aiutare, la donna sarebbe andata via. Il giorno dopo si sarebbero rincontrati e la Kalinina gli riferì che alla fine aveva trovato il legale. Ma perché tutta questa concitazione?
Scattato il 1999 una nuova svolta. Il caso della Kalinina si intersecò con quello di un’altra donna scomparsa, Natalia Ilyna, anch’ella aveva orbitato in una vicenda che vedeva coinvolta la mafia russa. Era, infatti, la compagna di un vertice della malavita il cui corpo venne rinvenuto in Grecia.
Nel 2002 si scoprì che Elena da quando non faceva più l’interprete aveva iniziato a fare l’accompagnatrice di uomini potenti. All’interno della sua famosa agenda vennero rinvenuti contatti importanti, forse quella poteva essere la svolta. Un’amica della 34enne, che fino a quel momento era rimasta nell’ombra decise di parlare. Raccontò che la giovane le aveva riferito di aver conosciuto in discoteca un ragazzo e che a Bologna sarebbe andata proprio per incontrarla. Ma chi era quell’uomo e cosa facesse nella vita rimase un mistero.
Di Elena Kalinina non si è avuta più alcuna notizia, la donna sarebbe svanita letteralmente nel nulla e nel corso degli anni non sono arrivati sviluppi rilevanti sul caso.
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