App-spia ANOM: maxi operazione FBI smaschera oltre 800 criminali

La notizia è stata confermata dall’Europol questo martedì mattina (8 giugno): il merito è anche di un’applicazione.

 

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Oltre 800 criminali sono stati arrestati in tutto il mondo dopo essere stati indotti con l’inganno a utilizzare un’applicazione gestita dall’FBI. Lo ha riferito l’Europol durante la conferenza stampa di questo martedì (8 giugno). L’operazione di polizia è stata definita dall’agenzia di polizia dell’Unione Europea come “una delle maggiori e più sofisticate operazioni di polizia di sempre.” A seguire i dettagli.

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ANOM: oltre 800 criminali arrestati

 

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L’esito dell’attività investigativa ha provocato oltre 800 arresti di presunti criminali sparsi in tutto il mondo e il merito è in gran parte di un’app-spia di messaggistica crittografata gestita dai membri dell’Intelligence degli Stati Uniti, coadiuvati dagli agenti di polizia australiana.

La maxi operazione è andata in porto grazie all’infiltrazione dei servizi di Intelligente e della polizia in un’app, denominata ANOM. Come da nome, il software era stato progettato per agevolare le attività illecite, consentendo la comunicazione tra presunti criminali tramite messaggi criptati. La massiccia attività di ricerca è stata presieduta dall’FBI, l’agenzia investigativa della polizia federale statunitense, con il supporto degli alti funzionari di polizia di altri 14 paesi, quali Australia, Austria, Canada, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Ungheria, Lituania, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Norvegia, Scozia, Svezia e Regno Unito.

Grazie all’infiltrazione su ANOM, in tre anni le forze di polizia hanno raccolto considerevoli informazioni sulle silenti operazioni di criminalità organizzata. In merito, i cellulari dei malviventi erano stati ricablati in modo da essere utilizzabili solo attraverso l’applicazione. Tale configurazione ha consentito agli agenti di esaminare oltre 25 milioni di messaggi in tempo reale. L’analisi ha permesso di scovare ingenti traffici di droga e riciclaggio di denaro, con il sequestro di tre tonnellate di stupefacenti e 48 milioni di dollari in contanti e criptovalute.

La maggior parte dei banditi arrestati appartiene a bande criminali, a organizzazioni mafiose australiane e ad altre associazioni illecite asiatiche.

Fonte BBC

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