Caso di Denise Pipitone: durante l’appuntamento con “Storie Italiane” sono emerse delle novità clamorose. Un cellulare avrebbe portato ad una svolta nelle indagini
Diciassette anni fa, quando la piccola Denise Pipitone scomparve nel nulla a Mazara del Vallo, i sospetti ricaddero immediatamente su Anna Corona. La donna, ex moglie di Piero Pulizzi, papà della bambina, all’epoca fornì un alibi che nessuno degli inquirenti osò mettere in discussione: l’indagata aveva infatti dichiarato che, nelle ore in cui Denise veniva rapita, lei si trovava al lavoro.
Nella puntata di “Storie Italiane” andata in onda quest’oggi, è emersa un’ulteriore, sconvolgente verità, che potrebbe condurre ad una svolta nelle indagini. Si tratta delle analisi effettuate sul cellulare di Anna Corona, che hanno mostrato delle incongruenze rispetto al racconto della donna: la notizia potrebbe portare a dei risvolti clamorosi.
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Denise Pipitone, il cellulare di Anna Corona parla chiaro: svolta nelle indagini
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A “Storie Italiane”, Eleonora Daniele ha comunicato ai telespettatori delle novità importantissime rispetto al caso di Denise Pipitone. Dopo l’analisi condotta sul cellulare di Anna Corona, l’alibi della donna potrebbe essere sconfessato dopo ben diciassette anni. Gli esperti, esaminando le celle telefoniche agganciate dal dispositivo a ridosso della sparizione della piccola, hanno rilevato delle sconvolgenti verità. La Corona, che all’epoca dichiarò di trovarsi al lavoro, potrebbe aver mentito a tutti.
I dati hanno infatti evidenziato che, il 2 settembre 2004, dalle ore 6.37 alle ore 7.58, il cellulare era localizzato a Mazara del Vallo. In seguito, dopo aver agganciato una cella di Trapani, il dispositivo si spense fino a mezzogiorno, orario in cui era nuovamente localizzato a Mazara. Il percorso del telefonino della Corona si interrompe alle ore 19.15, quando il dispositivo si spegne a Partinico. I dati delle celle telefoniche sono a dir poco sconvolgenti. I telespettatori, dopo aver appreso la notizia, non hanno potuto far a meno di chiedersi cosa fosse successo realmente durante quelle ore di buco.
Anna Corona, a fronte delle rilevazioni fatte, potrebbe aver fornito un alibi fasullo. Resta da capire dove la donna si trovasse nella fascia oraria in cui è scomparsa la piccola Denise.