Voleva studiare e voleva amare chi voleva lei. La storia di Saman, la ragazza pakistana uccisa dallo zio e dai cugini della quale non si è ancora trovato il corpo, è una storia drammatica.
Visualizza questo post su Instagram
Durante la puntata di “Chi l’ha visto” del 9 giugno, la trasmissione condotta da Federica Sciarelli, si torna a parlare della scomparsa di Saman, la giovane Pakistan che si era opposta a un matrimonio combinato.
Esclusiva: parla il fidanzato di Saman Abbas
La sua unica colpa era quella di voler somigliare a un’italian girl e di amare un suo coetaneo e connazionale che viveva in Italia. La sua famiglia però non era assolutamente d’accordo e ha pianificato un terribile omicidio.
Visualizza questo post su Instagram
Diciotto anni, voleva studiare e vivere come le sue coetanee. Prima di scomparire Saman parla con il suo fidanzato e le sue parole sono sconvolgenti. “Ho sentito che dicono uccidiamola o una cosa del genere. Mia madre mi ha detto: non parliamo di te ma di una ragazza scappata in Pakistan. Vedremo quello che è scritto nel destino. Possono arrivare a fare questo gesto. Non so cosa succederà, lasciamo fare al destino“.
E il destino è stato crudele con Saman. A Novellara, in provincia di Reggio Emilia, nell’azienda agricola dove il padre di Saman lavorava da 15 anni, le telecamere a circuito chiuso immortalano lo zio e i cugini con una pala in mano.
“Il padre le aveva detto di andare in Pakistan e sposare un altro ragazzo ma lei gli aveva detto che amava l’Italia e amava anche un’altra persona”. Queste le parole agghiaccianti del fidanzato di Saman. “Il ragazzo che avrebbe dovuto sposare Saman era un cugino di 27 o 28 anni, 10 anni più grande di lei“.
“L’ultima volta che ho sentito Saman – dice il fidanzato – era il 30 aprile alle 23.22. Mi ha detto che se non l’avessi sentita per due giorni avrei dovuto chiamare i carabinieri e gli dici di venire a casa e gli dici di cercarmi“.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Ennesimo femminicidio: 33enne uccisa tra le mura domestiche
E il suo fidanzato non sottovaluta l’allarme e si rivolge alle forze dell’ordine. La sera del 30 aprile però c’è una forte litigata tra la giovane e i suoi genitori, perde la pazienza e prepara il suo zainetto. A mezzanotte Saman esce di casa con in spalla il suo zaino accompagnata dalla mamma e dal padre che parla al telefono.
Passano appena due minuti e le videocamere riprendono il padre e la madre rientrare in casa. Di Saman invece nemmeno l’ombra. Quattro minuti dopo il padre esce nuovamente dalla casa sempre parlando al cellulare e dopo sette minuti torna con in mano lo zainetto di Saman. Di lei non si saprà più nulla mentre i membri della sua famiglia scappano tutti.
I carabinieri vanno a controllare il 5 maggio. “I carabinieri mi hanno detto: Saman sta bene, tu vai a casa“, dice il fidanzato. A quel punto il ragazzo si è rivolto all’avvocato della comunità pakistana a Bologna.
Tuttavia, quello che il fidanzato di Saman rivela al giornalista di “Chi l’ha visto è incredibile: “Il padre di Saman mi ha scritto di lasciare stare sua figlia, adesso io ho paura perché il padre di Saman mi manda tanti messaggi si Instagram. Mi sta scrivendo ancora“.
Le parole che il padre della giovane Saman continua a scrivere al fidanzato su Instagram sono sconvolgenti: “Scopo tua madre, figa di tua madre“. Il ragazzo è terrorizzato perché questo genere di minacce vanno avanti da mesi. Basti pensare che a febbraio il giovane ha sporto denuncia perché in Pakistan i suoi parenti erano stati minacciati con un’azione intimidatoria. Cinque macchine si sono presentate dai genitori e dai nonni del ragazzo e gli hanno detto chiaramente che Saman e il ragazzo si sarebbero dovuti lasciare altrimenti loro sarebbero morti.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> “Oggi è un altro giorno”, la figlia di Little Tony: “Quelle parole mi hanno devastata”