Nel pomeriggio di ieri, un imprenditore di 59 anni è morto mentre lavorava alla manutenzione di un tir all’interno della sua officina a Narni Scalo (Terni).
Un tragico incidente mentre lavorava nella sua officina è costato la vita ad un imprenditore di 59 anni. È accaduto nel pomeriggio di ieri a Narni Scalo, frazione di Narni, in provincia di Terni. Il 59enne stava svolgendo dei lavori di manutenzione ad un tir quando la cabina del mezzo pesante si è chiusa travolgendolo. Un collega, accorgendosi di quanto accaduto, ha provato a soccorrerlo ed ha lanciato l’allarme, ma purtroppo per l’imprenditore non c’è stato nulla da fare. Presso l’officina sono arrivati i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e i carabinieri.
Terni, schiacciato dalla cabina di un tir mentre lavora in officina: morto imprenditore di 59 anni
Un imprenditore è deceduto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 9 giugno, a Narni Scalo, frazione del comune di Narni, in provincia di Terni. La vittima è Tonino Palenga, 59enne titolare dell’Officina Palenga srl, sita in strada di Maratta.
Palanga, stando a quanto riporta la redazione de Il Messaggero, stava lavorando alla manutenzione di un mezzo pesante quando, per cause ancor da verificare, la cabina del tir si è chiusa colpendolo alla testa. All’interno dell’officina si trovava un collega che, sentendo un rumore, è subito corso a controllare cosa fosse accaduto. L’uomo ha provato a soccorrere Palenga ed ha chiamato il numero per le emergenze.
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Presso l’officina sono arrivati in pochi minuti i vigili del fuoco ed il personale medico del 118, ma per l’imprenditore non c’è stato nulla da fare. I soccorritori hanno potuto solo constatarne il decesso, sopraggiunto sul colpo dopo l’incidente.
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Oltre ai soccorsi sono intervenuti i carabinieri della stazione locale e i tecnici del servizio di prevenzione e sicurezza sul lavoro dell’Usl Umbria 2 di Narni che hanno provveduto agli accertamenti del caso per chiarire la dinamica e le cause dell’accaduto.
In tal senso, scrive Il Messaggero, gli inquirenti hanno ascoltato il collega presente al momento della tragedia e la Procura, che coordina le indagini, potrebbe stabilire l’esame autoptico sulla salma ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.