Per consentire la diffusione dei vaccini, il Parlamento Europeo ha avanzato una richiesta che accelererebbe la campagna di immunizzazione contro il Covid-19.
Una richiesta che se accolta potrebbe determinare un vero punto di svolta sul fronte lotta al Covid-19. Il Parlamento Europeo ha chiesto che – quantomeno temporaneamente- vengano revocati i brevetti del vaccino. Una proposta che se accolta di certo accelererebbe la campagna di immunizzazione di tutto il Pianeta. Ma perché? Quali sarebbero i risvolti?
Non solo la revoca temporanea dei brevetti, ma anche una rimozione immediata del blocco delle esportazioni. Queste le richieste avanzate dal Parlamento Europeo, il quale ha messo a votazione la proposta che ha ottenuto 355 sì, 263 no e 71 astensioni.
Con una revoca quantomeno temporanea sarebbe, infatti, non soltanto consentito un accesso globale al siero ma anche costi ridotti. Si tratterebbe di mettere in standby il cosiddetto accordo Trips dell’Organizzazione mondiale del Commercio, così facendo si eliminerebbero quelle insormontabili barriere create dallo scarso approvvigionamento dettata da una produzione a basso regime del siero.
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Stando a quanto riporta la redazione di Rai News, gli eurodeputati hanno sottolineato come “Licenze volontarie (quando lo sviluppatore di un vaccino decide a chi e a quali condizioni può essere concesso il brevetto per consentirne la produzione) e i trasferimenti di know-how e tecnologie verso paesi con capacità di produzione di vaccini” rappresentino la giusta strada per implementare la produzione a lungo termine.
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Rimuovendo il blocco delle esportazioni, hanno proseguito, e adottando requisiti più trasparenti potrebbe darsi la sferzata tanto attesa. Il riferimento va ad Usa e Regno Unito che non consentono l’uscita del vaccino dai loro confini.
Il Parlamento in persona dei suoi deputati ha continuato la propria argomentazione specificando che per raggiungere la giusta quota di immunizzazione servono 11 miliardi di dosi che servirebbero per coprire il 70% della popolazione mondiale. Una cifra monstre che ovviamente ha bisogno di un importante sostegno per essere realizzata.
L’Unione Europea ha il compito di sostenere l’Africa dove è giunto soltanto lo 0,3% delle dosi somministrate. La quasi totalità di esse è stata destinata a Paesi ricchi ed industrializzati. Una circostanza che di certo non aiuterà a coprire il Pianeta.
Attivare un meccanismo di distribuzione a livello globale significa veramente cercare di porre fine alla pandemia.
Gli eurodeputati, in chiosa, riporta Rai News, hanno chiesto per il futuro che quanto agli accordi relativi ai vaccini, i fornitori adottino il criterio di massima trasparenza.
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