Il vaccino AstraZeneca torna a sollevare la polemica: le autorità sanitarie stanno varando le linee guida della sua somministrazione.
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La morte della ragazza di soli 18 anni per trombosi, dopo l’inoculazione del vaccino AstraZeneca, ha sollevato nuove polemiche sul siero svedese. Decisioni importanti si attendono, a stretto giro, da parte delle autorità sanitarie che, dopo un ripensamento di abbassare la soglia ai 40-50 anni, pare siano orientate verso un dietrofront e tornando sulla raccomandazione solo agli over 60. Un parere che si allinea al parere espresso dall’Aifa.
Si tratterebbe, però, solo di un consiglio e non di un assoluto diniego al suo utilizzo per altre fasce d’età. Ma cosa ne pensano la comunità scientifica e le istituzioni?
Vaccino AstraZeneca, si va verso la raccomandazione solo agli over 60: il parere degli esperti
Il professor Francesco Vaia direttore generale dello Spallanzani di Roma non usa mezzi termini: “Le autorità – riporta la redazione de Il Fatto Quotidiano– decidano, basta raccomandazioni”. Toni perentori, forse originati dal caso della giovane morta a Genova a causa di una trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca.
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Non si è fatta attendere la risposta del professor Giorgio Palù: “Noi il nostro parere l’abbiamo dato, ma adesso credo che la responsabilità spetti al Ministero”. Un botta e risposta a cui Vaia ha messo un punto affermando che le autorità regolatorie non hanno il compito di raccomandare, ma soprattutto in questa fase, quello di decidere e dare indicazioni precise. Ciò al fine di scongiurare eventuali disparità a livello regionale.
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A questo tema se ne affianca un altro parimenti caldo: quello delle seconde dosi. È sicuro somministrare al milione e 20mila soggetti under 60 già destinatari della prima dose AstraZeneca? Il Comitato Tecnico scientifico sarebbe a lavoro per cercare di capire se è possibile somministrare come seconda dose un’altra tipologia di vaccino, in particolare uno ad Rna messaggero. Eppure tale decisione non sarebbe priva di risvolti negativi, in quanto pare rallenterebbe e non di poco la campagna vaccinale.
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Per il consulente del Ministro Speranza, Walter Ricciardi, come riporta Il Fatto Quotidiano, la soluzione invece sarebbe molto più semplice: seconda dose con lo stesso vaccino della prima. Questo in quanto, in fase di sperimentazione, gli effetti sono stati valutati sul doppio dosaggio ritenuto sicuro tanto da condurre all’approvazione.
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Del medesimo parere il virologo Fabrizio Pregliasco e l’infettivologo Massimo Andreoni, i quali hanno ribadito che le rare complicazioni si sono registrati in fase di prima somministrazione e non dopo la seconda dose.