Coronavirus, il bollettino del 13 giugno: 1.390 nuovi casi e 26 vittime

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi domenica 13 giugno, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.

Bollettino coronavirus mappa regione
(Ministero della Salute)

Il Ministero della Salute ha pubblicato il bollettino relativo all’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando ai dati odierni, i casi di contagio complessivi sono 4.244.872, ossia 1.390 unità in più rispetto a ieri. Risultano essere ancora in calo i soggetti attualmente positivi pari a 160.313 (-2.096) così come i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva che ammontano a 565 (-9). Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza sono 3.957.557 con un incremento di 3.460 in più rispetto alla giornata di ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 26 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime in Italia a 127.002.

La Provincia Autonoma di Bolzano ha segnalato che 1 degli 8 nuovi positivi deriva da test antigenico successivamente confermato da test molecolare. La Puglia ha comunicato che alcuni casi confermati da test antigenico, essendo stati successivamente confermati da test molecolare, sono stati riclassificati tra quest’ultimi.

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di sabato 12 giugno

Nella giornata di ieri il Ministero della Salute ha reso noti i numeri riguardanti l’epidemia da Covid in Italia attraverso tabella sanitaria. Stando a quanto riportato da quest’ultima, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era aumentato a 4.243.482.

Coronavirus
(Getty Images)

In discesa i soggetti attualmente positivi che erano pari a 162.409. Diminuivano anche i ricoveri in terapia intensiva pari a 574 pazienti. Il dato dei guariti era arrivato a 3.954.097. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi per un totale di 126.976.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 12 giugno: i dati della pandemia di oggi in Italia

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di venerdì 11 giugno

Diffuso venerdì il bollettino sull’epidemia da Coronavirus nel nostro Paese. Stando ai dati del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano 4.241.760. Proseguiva il calo dei soggetti attualmente positivi pari a 165.239 e dei pazienti ricoverati in terapia intensiva che ammontavano a 597. I guariti erano 3.949.597. Purtroppo continuava ad aggravarsi il bilancio delle vittime: il totale giungeva a 126.924 unità.

La regione Abruzzo, si leggeva nelle note, eliminava dal totale dei positivi 6 casi, 5 duplicati e 1 già segnalato da altra regione, e segnalava che il numero odierno dei guariti comprendeva casi non precedentemente comunicati relativi al periodo aprile-maggio 2021. L’Emilia Romagna sottraeva 3 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare, rettificava il dato sul numero complessivo di tamponi antigenici comunicato ieri: il dato corretto era 1.547.397 (-17.215 test antigenici).

La Provincia Autonoma di Bolzano specificava che tra i 10 nuovi casi confermati da test molecolare, 2 derivano da test antigenici successivamente confermati da PCR. Infine, la Regione Puglia segnalava che alcuni casi confermati da test antigenico, essendo stati successivamente confermati da test molecolare, erano stati riclassificati tra quest’ultimi.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino dell’11 giugno: 1.901 nuovi casi e 69 decessi

Covid-19, problemi per la campagna vaccinale: cosa sta accadendo

La decisione del Ministero della Salute di destinare solo agli over 60 il vaccino AstraZeneca potrebbe arrecare non pochi “danni” alla campagna vaccinale. In primis perché come sottolineato dal Commissario Straordinario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo una strategia che si fonda su 4 perni, vedendone venir meno uno potrebbe iniziare a subire il colpo. In secondo perché si apre il problema di tutti gli under 60 in attesa della seconda dose con il siero svedese.

Per il governo però, su entrambi i fronti non ci sarebbe da preoccuparsi. Le dosi di Pfizer e Moderna arriveranno in maniera massiccia ed inoltre si spera che entro settembre il Curavax sarà disponibile. Quanto a chi non risulta più un soggetto a cui poter effettuare l’AstraZeneca, si farà ricorso alla somministrazione eterologa, inoculando in fase di richiamo un vaccino ad mRna.

Eppure resta la preoccupazione per tutte quelle milioni di dosi che rimarranno all’interno dei frigoriferi senza che se ne possa fare ricorso. Ma la decisione è stata ormai assunta. Ciò soprattutto all’esito della morte della giovane 18enne morta a Genova dopo che nel corso di un Open Day aveva ricevuto l’AstraZeneca.

Proprio in merito alle giornate libere di somministrazione il Ministero ha altresì vietato alle Regioni la loro organizzazione a meno che non si tenga conto delle fasce d’età e le relative indicazioni.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, problemi per la campagna vaccinale: cosa sta accadendo


Si teme, quindi, che sfruttando esclusivamente i vaccini ad mRna la campagna vaccinale possa subire un brusco arresto e che quindi la tanto anelata immunità di gregge prevista per settembre diventi un miraggio.

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