L’attore nella lunga intervista con Silvia Toffanin ha rivelato un retroscena oscuro del suo passato che molti fan non conoscevano.
Ieri pomeriggio è andata in onda un’altra puntata di “Verissimo – Le storie” che ha fatto compagnia ai telespettatori di Canale Cinque. Per l’occasione è stata riproposta un’intervista inedita realizzata da Silvia Toffanin ad un attore molto amato della nostra tv, Stefano Accorsi.
Ha da poco compiuto 50 anni ma la sua popolarità risale al 1994 quando venne scelto come volto maschile per lo spot del gelato Maxibon. Da allora ne ha fatta di strada ed i successi non si contano.
Lui è da sempre molto riservato sulla sua vita privata ma per l’occasione ha deciso di fare un’eccezione e di parlarne approfonditamente senza riserve. Ha raccontato della sua famiglia allargata, dell’amore per i suoi quattro figli ma soprattutto verso la sua attuale moglie, Bianca Vitali. ha spiegato che non conta la differenza d’età tra di loro ma il fatto che ridano molto e che lei non lo abbia mai trattato come un attore. “Non mi ha messo su un piedistallo” ha puntualizzato Accorsi.
La sua storia personale però non è sempre stata facile, il racconto ha rivelato anche anni di estrema sofferenza.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE —-> Ti sblocco un ricordo, erano due giovani attori negli spot Maxibon. Li riconoscete? – VIDEO
LEGGI ANCHE —-> Maria De Filippi, la rissa e le telecamere spaccate: momenti drammatici in studio
La sua storia amorosa è stata molto complessa: dal 1998 al 2003 è stato legato all’attrice Giovanna Mezzogiorno, dal 2003 al 2013 invece con Letizia Casta. Una vita fatta anche si grandissimi successi al cinema, da “Romanzo criminale” a “Saturno contro”, ma anche “Baciami ancora” e “La dea fortuna”.
L’attore apre il suo cuore rivelando alcuni aspetti poco conosciuti della sua vita, come quello della terapia a cui è stato costretto per gestire la popolarità raggiunta.
Non è sempre stato semplice accettare il successo per lui, per questo Accorsi ha voluto affidarsi, in un certo periodo della sua vita, a un percorso con uno specialista: “Ho fatto una terapia familiare, anche se ci andavo solo io”.
“Era un momento complicato, però mi ha aiutato molto anche a rendermi conto che forse mi ero dedicato tantissimo alla mia professione e molto meno a me stesso. All’inizio ero titubante perché la nostra cultura ci fa sembrare strano andare in terapia, invece mi ha aiutato tantissimo”.
Un percorso complesso che però gli ha permesso di rivalutare molti aspetti della sua vita: “Prima vedevo dei problemi, a un certo punto i problemi hanno cominciato a diventare delle opportunità”.
La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…
La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…
Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…
Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…
Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…
Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…