Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi mercoledì 16 giugno, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Aggiornato, dal Ministero della Salute sul proprio sito, lo stato relativo all’epidemia da Covid-19 diffusasi in Italia da oltre un anno. Stando all’odierno bollettino, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono 4.248.432, ossia 1.400 unità in più rispetto a ieri. Risultano essere ancora in calo i soggetti attualmente positivi pari a 101.855 (-4.051) ed i pazienti ricoverati in terapia intensiva che ammontano a 471 (-33). Il numero dei guariti complessivi sale a 4.019.424 con un incremento di 5.399 in più rispetto alla giornata di ieri. Purtroppo continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime nel nostro Paese con 52 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 127.153.
La Regione Calabria, si legge nelle note, segnala che il decesso comunicato in data odierna è relativo al mese scorso.
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di martedì 15 giugno
Il Ministero della Salute ha pubblicato ieri il bollettino con i dati relativi all’epidemia da Covid-19 in Italia.
Stando alla tabella sanitaria, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza erano 4.247.032. In decrescita i soggetti attualmente positivi pari a 105.906 e i pazienti in terapia intensiva che ammontavano a 504. Il numero dei guariti saliva a 4.014.025 Il bilancio totale sale delle vittime a 127.101.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, segnalava l’eliminazione di un caso dai positivi, in quanto già segnalato da altra Regione. La Campania specificava che, a seguito delle periodiche verifiche, si era riscontrato un disallineamento dal quale, dopo un accurato e dettagliato controllo da parte delle ASL, era emerso che 48.078 soggetti erano ancora riportati erroneamente in “Isolamento Domiciliare“. Pertanto tali soggetti erano stati assegnati alla categoria “Guariti“. Infine, l’Emilia Romagna eliminava un caso, positivo a test antigenico ma non confermato con tampone molecolare.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 15 giugno: 1.255 nuovi casi di contagio e 63 decessi
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di lunedì 14 giugno
Aggiornato ieri lo stato relativo all’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando ai dati del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 4.245.779. In calo il numero dei soggetti attualmente positivi pari a 157.790 e dei pazienti in terapia intensiva che ammontavano a 536. I guariti erano 3.960.951. Il totale del bilancio delle vittime saliva a 127.038.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 14 giugno: 907 nuovi casi e 36 vittime
Colpito da trombosi dopo il vaccino Johnson & Johnson: morto l’uomo ricoverato in ospedale
È deceduto Alessandro Cocco, l’uomo colpito da trombosi ricoverato al Policlinico di Bari a cui era stato somministrato il vaccino Johnson & Johnson lo scorso 26 maggio. Il 54enne, subito dopo aver ricevuto la sua dose, aveva accusato un malessere per il quale si era recato in ospedale. Il 12 giugno, però, il suo quadro clinico sarebbe precipitato.
D’urgenza si sarebbe recato presso il Policlinico di Bari dopo essere stato visitato in precedenza all’ospedale Miulli di Acquaviva. Proprio qui gli avrebbero diagnosticato una trombosi venosa periferica, con valori alterati delle piastrine. Una reazione segnalata d’urgenza all’Aifa come sospetto effetto collaterale del vaccino.
Il primario del reparto di Rianimazione del Policlinico ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno. Il professore ha spiegato che Cocco è giunto presso la struttura ospedaliera affetto da una “situazione trombotica poi degenerata in un danno importante a livello cerebrale”. Il 54, avrebbe proseguito il primario, non soffriva di patologie, tuttavia ha spiegato che purtroppo i deficit della coagulazione, spesso, si accentuano solo quando sussiste “un fattore di rischio”. Eventi non prevedibili e che non è detto si manifestino clinicamente.
La Regione Puglia, seguendo le linee imposte dal Ministero della Salute, ha chiuso le vaccinazioni con AstraZeneca e Johnson & Johnson a tutti quei soggetti non over 60. Una scelta maturata dalle Istituzioni di concerto con il CTS all’esito di alcune valutazioni.
In particolare a sollevare la questione, con ogni probabilità potrebbero essere stati gli eventi di Genova. Una ragazza di 18 anni, Camilla, è infatti deceduta a seguito di una trombosi possibilmente ingenerata dall’inoculazione della prima dose di AstraZeneca.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Colpito da trombosi dopo il vaccino Johnson & Johnson: morto l’uomo ricoverato in ospedale
Sul caso tuttavia stanno indagando le autorità giudiziarie e quelle sanitarie per cercare di comprendere se effettivamente l’evento morte sia correlato etiologicamente al vaccino.