Coniugi uccidono entrambi i figli durante rituale Maya

Il sacrificio delle vittime Amiel e Ixchel, rispettivamente di 3 anni e mezzo e 6 mesi, è avvenuto per volontà del padre.

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Polizia spagnola (Getty Images)

Ultimo aggiornamento sul Delitto di Godella. Questo giovedì 17 giugno, il tribunale ha giudicato la coppia colpevole dell’omicidio dei due figli, uccisi durante un rituale esoterico all’interno di un cambiavalute. L’infanticidio risale a tre anni fa, nel 2019, nel comune spagnolo di Godella, circa 13.300 abitanti, nella comunità autonoma di Valencia. Secondo quanto riportano i media locali, Amiel e Ixchel, rispettivamente di 3 anni e mezzo e 6 mesi, hanno subito abusi a causa delle credenze di purificazione Maya del padre, Gabriel Carvajal. A seguire i dettagli.

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La sentenza: il padre in carcere, internata la madre

 

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Questi è riuscito a convincere la moglie a sacrificare i due figli in modo da purificare le loro e favorire la metempsicosi in un mondo migliore. I notiziari iberici sottolineano che le vittime sono state picchiate diverse volte e riportavano diverse fratture all’altezza del cranio. I loro corpicini sono stati in seguito seppelliti nel giardino di un cottage occupato illegalmente dalla famiglia. L’allarme era stato inviato la notte dell’incidente da un vicino, il quale aveva sentito le grida dei bambini dalla finestra della sua proprietà.

Nella notte tra il 13 e il 14 marzo 2019, Amiel e Ixchel hanno perso la vita durante un rituale Maya eseguito dai loro genitori, spinti dalle loro convinzioni mistiche. Nel tribunale di Valencia è emerso che la coppia, Gabriel Carvajal, 30enne residente a Bruxelles e la sua compagna spagnola, Maria Gombau, si spartivano turni notturni per sorvegliare i figli da potenziali rapimenti per mano di sette.

Gli accusati erano difatti convinti dell’esistenza di un’associazione che perseguitava, molestava e abusava sessualmente i loro bambini. Oggi, la decisione del tribunale: il giudice ha stabilito che la signora non è in grado di intendere e di volere a causa di un grave spettro psicotico di schizofrenia paranoide. Pertanto, la donna è stata internata ed è attualmente ricoverata nel centro psichiatrico La Fe di Valencia. Gabriel Carvajal è stato condannato a 50 anni di carcere.

Alla pena si aggiunge anche il risarcimento ai nonni paterni e materni, con versamento da parte dei coniugi di 300.000 euro per ciascun nucleo familiare.

Fonte ABC Spagna

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