La tragedia ad alta quota risale al 28 settembre 1992, quando l’Airbus A300 si schiantò contro una montagna a Kathmandu.
Il disastro aereo del 28 settembre 1992 coinvolse il volo Pakistan International Airlines. La rotta aerea internazionale fu affidata all’Airbus A300 – marchio AP-BCP e numero di serie 025. Quel giorno, il velivolo di linea a medio raggio partì dall’Aeroporto Internazionale Jinnah, in Pakistan, in direzione dell’aeroporto Internazionale di Tribhuvan, in Nepal. Con a bordo 167 occupanti, suddivisi in 148 passeggeri e 19 membri dell’equipaggio, l’apparecchio non riuscì tuttavia a toccare il suolo della stazione di arrivo.
Il 28 settembre 1992 l’Airbus A300 operante su tale tratta si schiantò contro la fiancata di una montagna durante la manovra di avvicinamento a Kathmandu. Il bollettino delle vittime fu drammatico: nell’impatto persero la vita tutti i 167 occupanti; nessun sopravvissuto. L’origine dell’incidente fu individuata in più fattori, quali errore umano all’interno del cockpit ed errata configurazione delle carte di navigazione e del GPWS (Ground Proximity Warning System).
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Le dinamiche dell’incidente: il peggior disastro aereo della storia
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Come da programma, il volo 268 decollò dall’aeroporto di Caraci alle ore 11:13 locali. A seguito dell’autorizzazione da parte della torre di controllo, l’aeromobile iniziò la manovra di avvicinamento da Sud tramite l’approccio “Sierra”. Per effettuare la virata, il velivolo avrebbe dovuto localizzarsi a un’altitudine pari a 4.600 metri per raggiungere il punto di segnalazione “Romeo”, situato 41 miglia a Sud del VOR di Kathmandu; per poi passare al punto “Sierra”, situato a una quota di 2.900 metri. Il percorso selezionato consentiva agli aerei di oltrepassare l’importante catena montuosa del “Piccolo Himalaya.”
L’incidente fu registrato intorno alle ore 14:30, poco dopo l’ultima comunicazione tra cabina di pilotaggio e controllore del traffico aereo. Quel giorno, all’interno del cockpit siedeva il 49enne Iftikhar Janjua. Il capitano aveva alle spalle almeno 13.192 ore di volo, di cui 6.260 su aeromobili tipo Airbus A300. Accanto a lui, il primo ufficiale Hassan Akhtar; il 38enne veva collezionato 5.849 ore di volo, di cui 1.469 su Airbus A300. Nella cabina di pilotaggio vi erano anche due ingegneri di volo, rispettivamente di 40 e 42 anni, uno in servizio e l’altro in osservazione. L’impatto fu localizzato a 2.200 metri sulla fiancata di una montagna alta 2.510 metri. Lo schianto fu
Erano passati solo 59 giorni dopo l’incidente del volo Thai Airways International 311 a nord di Kathmandu: 113 morti. L’incidente del 28 settembre 1992 è ricordato oggi come il sesto peggior disastro aereo del Nepal e dell’intera storia dell’aviazione per numero di morti a bordo di strutture tipo Airbus A300 e il peggior disastro aereo mai avvenuto nella storia nepalese.
Il caso fu affidato alla Transportation Safety Board of Canada (TSB). Dall’analisi dei registratori di volo, la commissione d’indagine appurò la causa dell’incidente in diversi fattori contribuenti, quali il volo controllato per errore umano da parte del pilota, carte di navigazione improprie e malfunzionamento del GPWS (Ground Proximity Warning System).