In attesa di venerdì prossimo, quando il consueto monitoraggio dell’Iss darà il suo responso, si prevedono novità nell’uso delle mascherine
L’Italia sembra fare un altro passo avanti verso una ripresa della “normalità”. E mentre si attendono i nuovi risultati del prossimo venerdì da parte dell’Iss – che ci si aspetta validino il passaggio della Val d’Aosta in fascia bianca – arriva la conferma del Comitato tecnico scientifico sulle norme restrittive da seguire già a partire dalla prossima settimana.
Nonostante l’Italia si avvii a diventare completamente bianca, infatti, saranno sempre valide le norme di comportamento ormai consuete, specie nei luoghi affollati. Anche per questo, la discussione intorno alle discoteche e alla modalità di permanenza nelle stesse, resta ancora un nodo da sciogliere e genera opinioni diverse.
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Pandemia: stop all’obbligo delle mascherine all’aperto
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Dal prossimo lunedì, dunque, il Paese sarà in fascia bianca e, salvo cambiamenti dell’ultima ora, sarà considerata a rischio minimo. Per questo, dopo le dichiarazioni del Cts, anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, annuncia l’avvio di una nuova fase.
Sarà concesso così di togliere la mascherina nei luoghi all’aperto in quanto, secondo il parere degli scienziati, la circolazione del virus sarebbe minima. Ciò naturalmente varrà per le zone in fascia bianca tuttavia permarranno alcuni obblighi, specie nei luoghi chiusi. I dispositivi di sicurezza, infatti, continueranno a farci compagnia così da poter essere indossati in caso di necessità, anche all’aperto.
Continuerà inoltre l’obbligo di indossare la mascherina nei negozi e nei centri commerciali e sui mezzi di trasporto mentre per bar e ristoranti resterà in vigore la possibilità di toglierla, anche al chiuso, solo finché si rimane seduti al tavolo. Resta da decidere una eventuale deroga per i soggetti vaccinati: sarà il governo comunque a deciderlo. E un altro nodo da sciogliere sarà quello sulle discoteche.
Mentre Salvini si pronuncia per un abbandono delle mascherine e la riapertura dei locali, altri preferiscono la via più cauta, anche per la presenza delle varianti. Si valuterà comunque, già dal 1° luglio, l’opportunità di un via libera con il green pass.