Disastri aerei, volo Continental Airlines 1713: 28 morti, 28 feriti

La tragedia ad alta quota risale al 15 novembre 1987, quando il Douglas DC-9 si schiantò durante il decollo.

Disastri aerei, volo Continental Airlines 1713:
Volo Continental (Getty Images)

Il disastro aereo del 15 novembre 1987 riporta il nome di Continental Airlines 1713. La rotta aerea prevedeva un volo di linea passeggeri nazionale. Il tragitto fu affidato al Douglas DC-9, bimotore a fusoliera stretta alimentato Pratt & Whittney JT8D-7B. L’apparecchio, con marchio registrazione N626TX, fu prima acquistato da Air Canada nel lontano 1966 e in seguito venduto alla Continental Airlines nel 1982. In ben 21 anni di attività, l’aereo riuscì a collezionare più di 52 400 ore di volo e 61 800 cicli tra manovre di decollo e atterraggio.

Il giorno della tragedia il velivolo avrebbe dovuto collegare due aeroporti degli Stati Uniti, quello di Denver e Boise. Tuttavia, quel 15 novembre 1987, il Douglas DC-9 non riuscì mai a raggiungere la stazione di destinazione. L’aereo iniziò la manovra di decollo con a bordo 82 occupanti, suddivisi in 77 passeggeri e 5 membri dell’equipaggio. L’incidente è avvenuto durante la partenza in un contesto di forte condizioni di maltempo. L’impatto fu violentissimo e provocò la morte di 23 passeggeri e 3 membri dell’equipaggio; 28 i feriti e 54 il numero dei sopravvissuti.

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Le dinamiche dell’incidente e il risultato dell’inchiesta

Disastri aerei, volo Continental Airlines 1713:
Volo Continental (Getty Images)

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L’origine del disastro del 15 novembre 1987 fu appurato in una perdita del controllo del volo a causa di un errore umano all’interno della cabina di pilotaggio e alla repentina formazione di ghiaccio. Come da programma, il volo 1713 lasciò l’aeroporto di Denver alle ore 12:25 in un contesto di condizioni meteorologiche avverse. Quel giorno molti voli furono difatti dirottati o persino interrotti a causa del maltempo. I problemi iniziarono alle 13:03, quando l’aeromobile iniziò la manovra di rullaggio senza previa autorizzazione da parte della torre di controllo (ATC).

Alle ore 14:05 l’apparecchio si trovava all’estremità nord della pista e l’equipaggio era ormai pronto per dare avvio alla manovra di decollo. Totalmente ignari circa la posizione del Douglas, i controllori del traffico areo inviarono numerose autorizzazioni di decollo a numerosi veicoli, lasciando il volo 1713 in balia della tempeste di neve. L’autorizzazione arrivò alle 14:14. Durante il decollo il pilota sovra-ruotò, ma il DC-9 non riuscì a prendere quota e precipitò al terreno, colpendo il terreno con l’ala sinistra, che si separò dalla fusoliera. Il conseguente incendio provocò in breve tempo una palla di fuoco all’interno della cabina. Il lato sinistro del DC-9 e la cabina di pilotaggio si schiantarono al suolo: l’aeromobile iniziò a scivolare, arrestandosi su di un fianco.

Il bollettino delle vittime fu drammatico: 25 passeggeri e 3 membri dell’equipaggio – tra questi il Comandante Frank B. Zvonek JR, 43 anni, il Primo Ufficiale Kee Edward Bruecher, 46 anni, e l’assistente di volo. Il bollettino segnò 54 sopravvissuti, di cui 25 lievemente feriti e 27 feriti gravi.

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Volo Continental (Getty Images)

L’inchiesta fu affidata alla National Transportation Safety Board (NTSB), il cui rapporto individuò l’origine dell’incidente è stata provocata da un errore umano da parte del durante l’ispezione dell’aeromobile e la repentina formazione di ghiaccio durante il decollo.

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