Il delitto è stato ripreso dalle telecamere. La polizia ha individuato il responsabile e lo ha fermato mentre tentava di fuggire verso Napoli.
E’ stato ucciso nella notte davanti la stazione metro San Giovanni a Roma Khaled Bilal Ahmed, iracheno di 41 anni. Un omicidio filmato dalle telecamere e avvenuto sotto gli occhi di diversi testimoni. Due le ragazze che hanno raccontato alla polizia la terribile aggressione avvenuta in via piazzale Appio. L’assassino sarebbe un 27enne armeno incensurato. Ma chi era Khaled Bilal Ahmed? Era un profugo richiedente asilo e ospite presso il centro di accoglienza in via Aristide Staderini 9.
Vendetta per motivi di lavoro: sarebbe questa la causa dell’omicidio
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Dai primi accertamenti, sembrerebbe che Khaled Bilal Ahmed sia stato ucciso per motivi lavorativi. L’assassino Grigoryan Suren, lavorava in un autolavaggio di Roma, dove l’uomo di 41 anni era proprietario. Ascoltato dagli inquirenti, il socio di Khaled Bilal Ahmed, avrebbe raccontato di alcuni problemi con l’impiegato armeno. Da qui la decisione di licenziarlo, in quanto erano venuti a mancare diversi soldi dalle loro casse di auto che erano state lavate.
La sera però il 27 enne armeno aveva chiesto al suo proprietario di potersi incontrare per chiarire la situazione. Una trappola probabilmente per Khaled Bilal Ahmed, o forse una lite finita in tragedia. Inizialmente si era pensato a una rapina finita male, ma le testimonianze dei passanti e le telecamere di videosorveglianza hanno portato al nome di Grigoryan Suren. Una terribile vendetta quindi, per un licenziamento che per il 27enne armeno era ritenuto ingiusto.
L’assassino dopo aver aggredito il suo datore di lavoro e averlo lasciato esanime per strada ha tentato la scappare prendendo un treno direzione Napoli. E’ durata poco però la fuga di Grigoryan Suren che è stato bloccato dagli agenti della squadra mobile alla stazione ferroviaria di Napoli Centrale.
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L’uomo incensurato, con foglio di soggiorno provvisorio perché richiedente asilo politico, è detenuto nel carcere partenopeo di Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida del fermo davanti al gip.