Disastri aerei, Volo Santa Bárbara Airlines 518: 46 vittime

La tragedia ad alta quota risale al 21 febbraio 2008, quando l’ATR 42-300 si scontrò contro il fianco di una montagna.

Disastri aerei: volo UPS Airlines 6 2 morti
Incidente volo UPS Airlines 6 (Getty Images)

Il disastro aereo del 21 febbraio 2008 riporta il nome Santa Bárbara Airlines 518. Il volo di linea nazionale venezuelano avrebbe dovuto collegare gli aeroporti interni di Mérida-Alberto Carnevalli, a Mérida, e di Simón Bolívar, Caracas. Quel giorno la rotta aerea fu affidata a un ATR 42-300. Il velivolo regionale bimotore turboelica – numero di registrazione V1449 -abbandonò la stazione di Mérida con 46 occupanti, suddivisi in 43 passeggeri e 3 membri dell’equipaggio. L’aeromobile non riuscì mai a toccare il suolo dell’aeroporto di destinazione poiché si schiantò contro il fianco di una montagna pochi attimi dopo il decollo. L’impatto fu violentissimo; il bollettino, davvero drammatico: nell’impatto morirono tutte le 46 persone a bordo. La commissione d’indagine appurò la causa principale dell’incidente in un errore umano all’interno della cabina di pilotaggio.

NON PERDERTI ANCHE >>> Disastri aerei, volo TAM 402: 95 vittime, 0 superstiti

Volo 518: dinamiche dell’incidente e risultati dell’inchiesta

areo disastri aerei
Aereo (Getty Images)

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Disastri aerei, volo Lion Air 610: 189 vittime, 0 superstiti – FOTO

L’aeroporto di partenza, quello di Mérida, appartiene a una città molto nota in ambito turistico e culturale. Ubicata lungo la catena montuosa delle Ande venezuelane, Mérida è molto celebre per le montagne che cingono l’aeroporto. Tuttavia, mentre le Cordigliere del Venezuela nord-occidentale brillano agli occhi dei turisti, le grandi vette frastagliate rappresentano un elevato rischio per gli aviatori, nonché una maggiore difficoltà in termini di rotte aeree.

Il 21 febbraio del lontano 2008, il volo 518 era l’ultimo volo di linea della giornata. La rotta era programmata per lasciare l’aeroporto di Mérida alle ore 17:00 locali. Ai comandi della cabina di pilotaggio vi era il comandante esperto Aldino Garanito Gomez. Il pilota, 46 anni, era rinomato per la sua estrema abilità e bravura. Considerato da tutta la compagnia aerea come un pilota di grande livello, durante la sua carriera l’aviatore Gomez era riuscito a collezionare oltre 5 000 ore di volo. Al suo fianco vi era il primo ufficiale Denis Ferrara Quintal, 29 anni. La tragedia si verificò subito dopo la manovra di decollo, quando l’ATR 42-300 a doppia turboelica si schiantò contro il fianco roccioso di una montagna, meglio conosciuta come “Indian Face“; in spagnolo “La Cara del Indio.” Nessun Mayday fu lanciato dal veicolo alla torre di controllo (ATC) prima dell’impatto.

aereo
Airbus (Getty Images)

L’inchiesta appurò il fattore contribuente all’incidente in un errore umano da parte del pilota.

Gestione cookie