Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi martedì 29 giugno, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha reso noti i dati odierni relativi all’epidemia da Coronavirus diffusasi nel nostro Paese ormai da oltre un anno. Stando al consueto bollettino, le persone che sono risultate complessivamente positive al virus sono 4.259.133 con un incremento rispetto a ieri di 679 unità. Continua a scendere il dato relativo ai soggetti attualmente positivi che ad oggi ammontano a 52.824 (-1.858), così come quello dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (-19) che ammontano a 270 in totale. Le persone guarite salgono a 4.078.767, ossia 2.493 unità in più di ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 42 decessi che hanno portato il bilancio delle vittime dall’inizio dell’emergenza a 127.542.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha eliminato 2 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. La Campania segnala che 22 decessi comunicati sono ascrivibili ad un periodo compreso tra Novembre 2020 e Maggio 2021.
Aggiornato, attraverso il consueto bollettino, ieri lo stato dell’epidemia da Coronavirus diffusasi in Italia da oltre un anno.
Stando ai dati del Ministero della Salute, i casi di contagio complessivi erano saliti a 4.258.456. Decresceva ancora il numero dei soggetti attualmente positivi che ammontavano a 54.682, così come quello relativo ai ricoveri nei reparti di terapia intensiva che risultavano essere 289 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza salivano a 4.076.274. Purtroppo si aggravava ancora il bilancio che portavano il totale a 127.500.
La Regione Campania, si leggeva nelle note, segnalava che nei dati di ieri vi erano 14 decessi ascrivibili al periodo tra Aprile e Maggio 2021. L’Emilia Romagna eliminava 2 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. Infine, la Regione Marche comunicava i dati corretti relativi ai tamponi processati negli ultimi 3 giorni: 25-giu = 1.151.819, 26-giu = 1.153.314, 27-giu = 1.154.801.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 28 giugno: 389 nuovi casi e 28 decessi
Pubblicato domenica il consueto aggiornamento relativo all’epidemia da Coronavirus in Italia. Stando al bollettino del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 4.258.069. In calo il numero dei soggetti attualmente positivi che erano pari a 57.162 e quello relativo ai ricoveri in terapia intensiva che risultavano essere 294 in totale. I guariti erano 4.073.435. Continuava ad aggravarsi il bilancio delle vittime nel nostro Paese giunto a 127.472.
La Regione Friuli Venezia Giulia, si leggeva nelle note, segnalava l’eliminazione di 2 casi dal totale, positivi a test antigenico ma non confermati dai successivi tamponi molecolari.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 27 giugno: 782 nuovi casi e 14 vittime
A questa mascherina basterebbero solo 90 minuti per segnalare un’eventuale positività al Covid-19 da parte di chi la indossa. Un’invenzione che nasce dall’Università di Harvard in collaborazione con i ricercatori del Massachusets institute of technology e da un’azienda milanese che produce tessuti con fibra ottica.
Un enorme passo in avanti compiuto sempre dalla scienza, o più precisamente dalla biologia sintetica. Questi dispositivi, riporta la redazione de Il Corriere della Sera, sarebbero in grado di rilevare la presenza del virus grazie a dei piccoli sensori. Il progetto partì nel 2014 quando si stava cercando di rendere la mascherina in grado di tracciare l’Ebola.
A rendere unico questo strumento, dunque, il fatto che il congegno sarebbe utilizzabile anche su altri capi d’abbigliamento. Il risultato apparirà solo a chi lo indossa, anche sullo smartphone volendo, nel massimo rispetto della sua privacy.
Una vera e propria rivoluzione che potrebbe divenire uno strumento di inestimabile valore per il personale sanitario. Si pensi alla possibilità che questi ultimo potranno essere muniti di questi sensori quando lavorano, così da avere sempre un rapido riscontro circa le loro condizioni di salute.
Attualmente il prototipo della mascherina è stato brevettato, ma si spera che i ricercatori ricevano il giusto supporto da parte delle aziende private per la realizzazione. In tanti, riferisce Il Corriere, hanno manifestato interesse per il progetto credendo fortemente che rappresenti un modo per una rapida diagnosi in grado di azzerare i rischi dei contagi a catena e spezzare quella che viene definita linea di contagio.
Ora la vera sfida è concretizzare queste intenzioni e rendere il prodotto commercializzabile dopo la sua approvazione.
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