Una bambina rom di 5 mesi si trova ricoverata a Genova in gravissime condizioni dopo essere stata trovata nella sua casa di Sassari con un sacchetto di plastica in testa.
Ore di apprensione a Genova, dove una bambina di 5 mesi è ricoverata in ospedale in gravissime condizioni. La piccola, alcuni giorni fa, sarebbe stata ritrovata dalla madre riversa sul letto priva di sensi e con un sacchetto di plastica stretto intorno al collo. Lanciato l’allarme, sul posto, presso il campo nomadi di Piandanna, alla periferia di Sassari, dove la famiglia vive, sono arrivati i soccorsi che hanno trasportato la bimba in ospedale. Considerate le gravissime condizioni della piccola, i medici hanno disposto il trasferimento dal capoluogo di provincia sardo all’ospedale di Genova, dove ora si trova ricoverata.
Una bambina rom di soli 5 mesi lotta tra la vita e la morte all’ospedale Gaslini di Genova, dove si trova ricoverata nel reparto di rianimazione.
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Stando a quanto ricostruito, come riporta la redazione de La Nuova Sardegna, la piccola è stata trovata dalla madre nel suo lettino con un sacchetto di plastica in testa. Il drammatico episodio è accaduto lo scorso 6 giugno nel campo nomadi di Piandanna, alla periferia di Sassari, dove la famiglia vive. La madre ha provato a rianimarla ed ha lanciato l’allarme.
Sul posto sono arrivati gli operatori sanitari del 118 che hanno preso in cura la bambina e l’hanno trasportata presso il pronto soccorso pediatrico dell’Aou di Sassari. I medici, considerata le gravi condizioni, al mattino seguente hanno disposto prima il trasferimento al Santissima Annunziata e successivamente all’ospedale pediatrico di Genova, dove è arrivata a bordo di un volo speciale dell’Aeronautica militare.
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Per accertare quanto accaduto, scrive La Nuova Sardegna, la Procura della Repubblica di Sassari ha aperto un’inchiesta a carico dei genitori.
L’ipotesi al momento più accreditata al vaglio degli investigatori è quella secondo la quale uno dei tre fratellini della piccola possa aver infilato per gioco il sacchetto sulla testa della sorellina.
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