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Interviste

Libero Barabba, un brano tutto da riscoprire: “La storia di un grido sbagliato”

Intervista esclusiva a Daniele Babbini e gli Agosta, gli artisti hanno revisionato uno storico brano dal titolo Libero Barabba 

Libero Barabba (Ufficio stampa)

Dopo dieci anni dalla prima pubblicazione, il 15 giugno è uscita alla radio e su tutte le piattaforme Libero Barabba, una canzone scritta da Daniele Babbini. 

Insieme agli Agosta ha dato vita ad un secondo capolavoro che gli artisti hanno cercato di raccontarci in questa intervista. Scopriamo chi sono e alcuni dettagli sul brano che tocca un tema molto importante, ancora oggi uno dei tabù della società italiana.

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Daniele Babbini e Agosta (Ufficio stampa)

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Chi è Daniele Babbini?

Semplicemente una persona con una necessità, a volte impellente, di comunicare e che per farlo sceglie il linguaggio che in quel momento è più adatto al messaggio, spesso bastano le parole, molto spesso c’è bisogno della musica per sottolinearle. Negli anni ho avuto la fortuna di pubblicare 4 album e 5 libri e la possibilità di confrontarmi anche con lingue e culture diverse, notando con soddisfazione che la forza del messaggio rimaneva immutata.

Chi sono gli Agosta?

Siamo un gruppo di musicisti e amici che suona insieme da oltre un decennio. Io sono Paolo Agosta e sono un cantautore milanese. Dopo il primo album decisi di formare una vera e propria rock band con i musicisti con cui stavo lavorando da anni e cioè Pierpaolo Mazzella alla chitarra, Nando de Luca al basso e Manuel Signoretto alla batteria. Abbiamo all’attivo due album “Nuove strade” e “Virus”. Negli ultimi anni abbiamo tirato fuori tre singoli “Come un fiore”, “Il paradiso e l’inferno” e “Il viaggio”. Diciamo che non siamo una band che sforna un album all’anno, ci prendiamo i nostri tempi.

Libero Barabba, come mai dopo anni una rivisitazione?

Risponde Daniele Babbini che ha scritto e composto il brano:

La canzone ha ormai 12 anni e nel 2019 si era pensato di riproporla per il decennale ma non avrebbe avuto molto senso, sarebbe stata una mera autocelebrazione… Sono sempre stato molto orgoglioso di aver scritto questa canzone, un brano importante per me che già in passato mi ha regalato belle soddisfazioni, così durante il lockdown abbiamo pensato, si, di arrangiarla e riproporla insieme agli Agosta, ma di destinarla alla vera causa per la quale la canzone è nata. Abbiamo così deciso di creare un vero e proprio progetto finalizzato a raccogliere fondi e dare la maggior visibilità possibile all’Associazione Scarpetta Rossa che da anni si occupa di costruire case rifugio per donne vittime di violenza. Tutti i proventi andranno a loro.

Cosa significa Libero Barabba?

Risponde Daniele Babbini

 “Libero Barabba” è uno slogan, il grido sbagliato di chi troppe volte sceglie di liberare il colpevole (di evangelica memoria), invertire i ruoli per superficialità, vigliaccheria o paura.

Qual è il messaggio della canzone?

Risponde Daniele Babbini

La canzone vuole obbligare ad una riflessione su un problema così attuale ed infame come la violenza di genere e per farlo va contro la logica del buonsenso, contro il moralmente corretto dando voce a chi vuole trasformare le evidenze, l’avvocato del reo in questo caso. La scintilla che mi ha portato a scriverla è stata una notizia: uno stupratore assolto perché la vittima indossava jeans, quindi (secondo una logica distorta) “sicuramente” accondiscendente. La rabbia che mi suscitò ho cercato di riversarla nel brano e per colpire e ferire le coscienze dovevo usare la voce dei mostri.

In un momento così particolare cosa vi ha spinto a rimettervi in gioco?

Daniele Babbini risponde:

Durante il lockdown le violenze domestiche sono aumentate sensibilmente, un dramma nel dramma… Abbiamo cercato di trasformare un periodo di “inutilità” in qualcosa che in qualche modo potesse essere utile e costruttivo.

Agosta Band risponde:

Sicuramente la voglia di portare avanti un messaggio importante attraverso la musica, grazie all’amicizia e la stima reciproca con Daniele Babbini, la voglia di non stare fermi ad aspettare che le cose avvengano da sole. Per realizzare questo progetto abbiamo lavorato tanto, non è una cosa che è nata così in poche settimane e ne siamo molto fieri.

Com’è nata l’idea del videoclip?

Risponde Paolo Agosta che ha curato la regia

L’idea del videoclip è nata a me e Daniele parlando ore al telefono in periodo di covid-19, pensando ad una cosa semplice, una sottile linea rossa che unisse tutti gli amici che volevano aderire al nostro progetto, guardare in camera e tirare su un foglio bianco con la scritta “Libero Barabba”. A ciò abbiamo alternato un nostro playback realizzato con gli smartphone ognuno presso la propria abitazione o studio. Reperire il materiale, organizzarlo e farne un video è stata una vera e propria epopea ma ce l’abbiamo fatta! Con Daniele Babbini ringraziamo gli amici e gli artisti per il loro significativo apporto e per aver donato il loro importante vide-contributo. In ordine sparso: Dario Vergassola, Danilo Sacco, Marco Masini, Alessandro Paci, Filippo Broglia, Maria Crepaldi, Alteria, Marco Barusso, Steve Blades, Steve Lyon, Matteo Bianchi, Arianna Ferrari, Omar Pedrini, Marco Ligabue, Davide De Marinis, Vera Spadini, Roberto Ferrari, Simona Rosito, Marta Brando, Alessandro Diegoli, Pino Scotto, Mario Riso, Esa Aka El Presidente, Papa Winnie, Roberta Bonanno, Daniele Groff, Francesco Friggione, Sergio Saladino, Francesca Alotta, Alessandro Calabrese, Samanta Asquini, Mitch Dj, Alessio Ventura, Antonio Mezzancella, Leonardo Monteiro, Marie Antonazzo, Daniele Stefani, Sasha Torrisi, Sara Marani e Ringo DJ.

(Ufficio stampa)

Prossimi progetti?

Daniele Babbini risponde:

Allungare il più possibile la vita a questo progetto, magari con iniziative parallele… poi la musica deciderà per me

Paolo Agosta risponde:

Sarebbe bello e di questo ne stiamo già parlando con Daniele, portare avanti ancora il progetto Babbini & Agosta, perché è stata una bellissima esperienza, c’è feeling e voglia di fare Rock insieme, senza filtri.

 

 

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