Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi giovedì 1 luglio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha aggiornato lo stato dell’epidemia da Coronavirus diffusasi nel nostro Paese attraverso il consueto bollettino. Stando ai dati di oggi, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono 4.260.788, ossia 882 unità in più rispetto a ieri. Prosegue il calo dei soggetti attualmente positivi pari a 49.358 (-1.083), così come quello dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva: 229 in totale e 18 in meno di ieri. I guariti dal virus salgono a 4.083.843 con un incremento rispetto a ieri di 1.941 unità. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 21 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime nel nostro Paese a 127.587.
La Regione Abruzzo, si legge nelle note, comunica che dal totale dei positivi sono stati eliminati 3 casi, in quanto già segnalati da altra Regione.
Pubblicato ieri, sul sito del Ministero della Salute, il consueto bollettino relativo all’epidemia da Coronavirus diffusasi nel nostro Paese. Stando ai dati, i casi di contagio erano 4.259.909.
Risultavano essere ancora in calo i soggetti attualmente positivi che erano pari a 50.441, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 247 in totale. Le persone guarite dal virus dall’inizio dell’emergenza salivano a 4.081.902. Purtroppo continuava ad aggravarsi il bilancio delle vittime nel nostro Paese che raggiungeva il totale di 127.566.
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Il Ministero della Salute ha reso noti martedì i dati relativi all’epidemia da Coronavirus diffusasi nel nostro Paese ormai da oltre un anno. Stando al consueto bollettino, le persone che erano risultate complessivamente positive al virus erano 4.259.133. Continuava a scendere il dato relativo ai soggetti attualmente positivi che ammontavano a 52.824, così come quello dei pazienti ricoverati in terapia intensiva che ammontavano a 270 in totale. Le persone guarite salivano a 4.078.767. Il bilancio delle vittime dall’inizio dell’emergenza saliva a 127.542.
La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, eliminava 2 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. La Campania segnalava che 22 decessi comunicati sono ascrivibili ad un periodo compreso tra Novembre 2020 e Maggio 2021.
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Discoteche? Per ora non se ne parla. Questo l’indirizzo prudenziale del Governo in merito alle tanto attese riaperture di tale tipologia di locali. Nonostante l’ottimismo derivante dal monitoraggio della curva, a preoccupare la circolazione della variante Delta già diffusasi ampiamente in Europa. Non solo la quale pare sia molto più contagiosa ed aggressiva.
Per tale ragione i timori sono alti, anche in vista delle riaperture e delle minori restrizioni introdotte dai Governi, in primis quello italiano che dopo mesi di discussioni ha optato per l’abolizione della mascherina all’aperto, seppur con determinate prescrizioni.
Il viceministro della Salute, Pierpaolo Silieri ha espresso il proprio parere sull’attuale situazione. In merito alle discoteche predica cautela, eppure con il Green Pass – che potrà ottenersi anche con la somministrazione di una sola dose- la ripartenza di tali attività non sarebbe un miraggio. Nelle more, tuttavia, il Governo starebbe già ipotizzando specifici ristori.
A preoccupare Silieri non mancherebbero gli Euro 2020. In primis la partita Ucraina-Inghilterra che si disputerà allo stadio Olimpico di Roma il prossimo 3 luglio. L’afflusso di tifosi inglesi, pertanto provenienti da un Paese dove la variante Delta ha preso grandemente piede, potrebbe rappresentare un grande rischio. L’alta carica rappresenta come la soluzione ideale sarebbe invitare a non partecipare all’evento, ma si sarebbe reso ben conto del carattere utopistico della richiesta. Quantomeno, pertanto, afferma che sarebbero necessarie misure più stringenti. Una sorta di scoraggiamento. Non solo, anche la finale dell’Europeo che andrà in scena a Londra, potrebbe essere un’occasione critica. Migliaia si riverseranno nello stadio Inglese e questo potrebbe far risalire i contagi e rafforzare la circolazione della Delta.
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Il messaggio lanciato dalle istituzioni è sempre lo stesso: cautela. Se la popolazione farà progredire la campagna vaccinale e verranno rispettate le norme di prevenzione allora è possibile che la pandemia rimarrà solo un brutto ricordo.
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