Covid-19, riapertura discoteche: gli ultimi aggiornamenti

Tenendo conto dell’andamento della curva epidemiologica del Covid-19, le prospettive sembrano delle migliori, tranne per le discoteche.

Discoteca
(Free-Photos – Pixabay)

L’Italia si sta abituando ad una rinnovata normalità. Il calo dei contagi nonché la diminuzione della pressione sui reparti di terapia intensiva ha infuso una sorta di ottimismo, in merito al quale – però- le Istituzioni invitano a non far prendere il sopravvento. Il quadro epidemiologico, seppur in netto miglioramento, continua a destare preoccupazione a causa della circolazione della variante Delta del Covid-19.

Cautela ed ancora cautela, questo il messaggio che giunge dal Governo. Ed è proprio questo spirito di prudenza che avrebbe condotto l’Esecutivo a rallentare la riapertura delle discoteche una porzione di imprenditoria ormai ferma da un anno.

Covid-19, discoteche e green pass: le ultime dal Governo

Per la riapertura delle discoteche bisognerà attendere ancora un po’. Questo quanto riferisce l’Ansa dopo aver appreso la circostanza da fonti governative.

Green Pass
(cristianstorto – AdobeStock)

Se da un lato, quindi, le porte di questi locali non si riapriranno dall’altro l’Esecutivo pare abbia già pensato per loro a dei ristori, in modo da tamponare l’azzeramento degli incassi dovuti alla chiusura.

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Pierpaolo Sileri, riporta la redazione di Leggo, ai microfoni di Tg Zero su Radio Capital ha affermato che il Green Pass potrebbe essere lo strumento a mezzo del quale far ripartire le discoteche. Attualmente basta una dose di vaccino per ottenerlo, tuttavia bisogna attendere il prossimo monitoraggio per comprendere quanto piede abbia preso la variante Delta. Se dovesse registrarsi un suo sopravvento o i casi dovessero aumentare, va da sé che dovranno essere assunti rigidi provvedimenti.

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Il Sottosegretario alla Salute si è poi espresso in merito alla partita degli Europei che si terrà a Roma il prossimo 3 luglio. Il match che vedrà sfidarsi Ucraina ed Inghilterra preoccupa non poco, a suo avviso è necessaria un’intensificazione dei controlli. Per Sileri, la cosa migliore sarebbe consigliare agli inglesi di non vedere la partita. Una raccomandazione che lui stesso ammette molto difficile da accettare. Tuttavia in Gran Bretagna la variante Delta è molto diffusa, per tale ragione un ingente afflusso di soggetti provenienti dal Paese d’Oltremanica potrebbe rappresentare un rischio.

Stessi dubbi vengono espressi per la finale della competizione che si terrà a Londra. Anche in quel caso ci sarebbe la necessità di rendere i controlli più stringenti: ad esempio l’esecuzione di due tamponi ed un periodo di quarantena.

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