I funerali della giovane vittima, Chiara Gualzetti, uccisa da un amico si terranno il prossimo mercoledì
La famiglia di Chiara Gualzetti, la quindicenne assassinata a Monteveglio nel Bolognese, deve adesso fare i conti con la triste realtà: la morte di Chiara, ad opera di quello che era considerato un amico della giovane. Affisso alla casa c’è ora un cartellone con la foto di Chiara immortalata con l’arco, una delle sue passioni, a disposizione di chiunque voglia lasciare un messaggio per lei.
“Vede questo cancello? Ecco, ancora oggi speriamo possa spalancarsi da un momento all’altro e vedere sbucare Chiara. La cosa che fa più male sa qual è? Che quella speranza è subito spazzata via dalla dura consapevolezza che ciò non avverrà mai. Perché Chiara a casa non tornerà più”. Sono queste le parole di Vincenzo Gualzetti, il papà della giovane vittima.
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Chiara si era allontanata da casa con la promessa di assentarsi per soli “dieci minuti”, il tempo richiesto dall’amico per poterle dare una “sorpresa”. La giovane però non rientrerà e i genitori cominceranno a preoccuparsi: le ricerche proseguiranno alcuni giorni tra Monteveglio, Fagnano e Castelletto, fino a quando sarà ritrovata priva di vita.
Chiara, infatti, nel frattempo era stata brutalmente uccisa con colpi di coltello alla gola, al collo, al torace. “L’amico” con cui si trovava, non soddisfatto, avrebbe anche preso a calci il corpo già martoriato della povera quindicenne. Un assassinio spietato e prontamente calcolato, considerata la dinamica dei fatti. Non solo: alla madre di Chiara, che gli aveva telefonato il giorno della scomparsa per chiedere dove fosse sua figlia, l’assassino avrebbe anche fornito un racconto inventandosi l’incontro tra Chiara e un ragazzo conosciuto online.
“Va fermato” – dichiara mamma Giusi – “nessun’altra mamma deve subire ciò che sto subendo io. Si dice dispiaciuto? Non mi interessa; sappia che io sono disintegrata”. Adesso la famiglia di Chiara attende solo giustizia: “Credo nella giustizia e la voglio per Chiara. Lei a me non ha mai detto niente su eventuali stranezze di lui, sennò non le avrei mai permesso di vederlo” – continua Giusi – “ci aspettiamo una condanna giusta”.
Adesso, purtroppo, non resta che attendere i funerali fissati per mercoledì, alle 17, nella chiesa di Monteveglio.
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