Raffaella Carrà. La sua morte ha lasciato attoniti e in preda al dolore i colleghi e il pubblico che la seguiva con affetto. La Rai aveva per lei due grossi progetti in cantiere
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Raffaella Carrà ci ha lasciati all’età di 78 anni. Sebbene consumata dalla malattia che l’ha strappata ai suoi cari e all’affetto del pubblico che la seguiva con entusiasmo da decenni, il suo spirito stacanovista, la voglia di mettersi in gioco e cimentarsi in progetti nuovi ed entusiasmanti, non hanno mai smesso di fare parte del suo carattere.
La notizia della sua morte è arrivata come un fulmine a ciel sereno. É un’ulteriore ferita dolorosa per la cultura italiana che, nel giro di pochi mesi, ha perso mostri sacri, interpreti che hanno fatto la storia del nostro paese come Gigi Proietti, Milva, Carla Fracci e Franco Battiato. Adesso anche la Carrà si aggiunge alla lista degli indimenticabili.
Il suo futuro televisivo era ben delineato: due grossi progetti erano stati considerati per lei ma adesso saranno privi del suo tocco professionale. Di cosa si tratta.
Raffaella Carrà: i due progetti che non potranno essere realizzati insieme a lei
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Stefano Coletta, direttore di Rai 1, ha rilasciato delle dichiarazioni stupefacenti sui progetti che la Rai aveva in programma per Raffaella Carrà e che adesso, a seguito della sua scomparsa, non potranno più essere realizzati con la sua presenza.
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Nella trasmissione “Quello che resta del giorno” su Rai News 24, Coletta ha detto che il 2022 sarebbe stato sotto il segno della Carrà con gli eventi musicali più importanti dell’anno.
Il primo, ovviamente, il “Festival di Sanremo”. Dopo il desiderio di Amadeus di non tornare per una terza volta consecutiva sul palco dell’Ariston, sarebbe toccato alla signora della televisione italiana riprenderne le redini dopo l’esperienza fatta nel 2001.
Inoltre, la vittoria dei Maneskin all‘“Eurovision Song Contest” ha significato conferire all’Italia l’organizzazione della prossima edizione. Chi meglio della “Raffa nazionale”? Volto conosciuto in tutto il mondo, energica, grintosa e con una conoscenza e fluidità in diverse lingue straniere.
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Stefano Coletta ha dichiarato: “È la prima volta che lo dico: nell’ultimo mese le ho mandato vari messaggi, tra cui l’ultimo per il suo compleanno il 18 giugno. Ero ripartito alla carica perché ritornasse su Rai 1.” Purtroppo sono intenzioni che rimarranno irrealizzate.
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Ha proseguito il direttore di Rai Uno: “Non c’è stato tempo di poterci vedere, di poterci parlare. Oggi è un dolore non professionale, è un dolore umano. Negli anni di collaborazione ho trovato un’amica che aveva una caratteristica molto rara nel nostro lavoro: sapeva gioire del successo degli altri”.