Una donna di 79 anni ed il figlio sono stati trovati morti questa mattina all’interno della panetteria che gestivano a Torre Mondovì, in provincia di Cuneo.
Intossicati dal monossido di carbonio all’interno dell’attività che gestivano da anni. Questo il drammatico destino di una donna di 79 anni e del figlio 47enne, ritrovati questa mattina nella loro panetteria di Torre Mondovì, in provincia di Cuneo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e lo staff medico del 118, ma purtroppo per i due non c’è stato nulla da fare. Arrivati anche i carabinieri ed i tecnici dello Spresal che ora stanno indagando per capire cosa sia accaduto.
Cuneo, tragedia in mattinata: madre e figlio morti all’interno della panetteria che gestivano
Tragedia questa mattina, domenica 11 luglio, a Torre Mondovì, piccolo comune di circa 500 abitanti in provincia di Cuneo. Una donna ed il figlio sono stati trovati morti all’interno del laboratorio panetteria in cui lavoravano, sita in via Umberto I, nel centro del paese.
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A perdere la vita Ernesta Boglio di 79 anni e il figlio 47enne Bruno che gestivano l’attività, aperta decenni fa dal marito della donna, scomparso da alcuni anni. Secondo quanto riporta la stampa locale e la redazione del quotidiano Repubblica, a fare la drammatica scoperta sarebbe stato un cliente che si era recato in negozio.
Lanciato l’allarme, sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco ed il personale del 118. I soccorritori hanno rinvenuto su una sedia il corpo dell’anziana, di cui è stato possibile solo constatarne il decesso. Il figlio, riferisce Repubblica, era ancora vivo, ma tutti i tentativi di rianimazione non hanno avuto successo.
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Presso la panetteria sono arrivati anche i carabinieri di San Michele, i colleghi di Mondovì ed i tecnici dello Spresal che ora stanno cercando di capire cosa possa essere accaduto. L’ipotesi più accreditata è quella secondo la quale madre e figlio siano rimasti intossicati dal monossido di carbonio. A sostegno di questa teoria, riferisce Repubblica, il fumo che fuoriusciva da uno dei forni, ritrovato acceso con dei prodotti che cuocevano al suo interno.
Quanto accaduto ha gettato nello sconforto l’intera comunità del piccolo paese del cuneese, dove le due vittime erano molto conosciute.