Un operaio di 42 è morto dopo essere caduto da un impalcatura a Mondello (Palermo): il cantiere è ora sotto sequestro.
Ennesima tragedia sul posto di lavoro. A farne le spese un operaio di 42 anni precipitato – forse a causa di un malore- da un’impalcatura. L’uomo stava effettuando dei lavori di ristrutturazione all’interno del cantiere della Sirenetta a Mondello (Palermo). La caduta, da un’altezza di oltre 3 metri, non gli avrebbe lasciato scampo.
L’intero sito è stato posto sotto sequestro: le forze dell’Ordine sono intervenute sulla scena per accertare eventuali responsabilità in ordine all’occorso e chiarirne le cause.
Palermo, operaio muore cadendo da un’impalcatura: cantiere sotto sequestro
Si chiamava Vincenzo Ribaudo l’operaio di 42 anni morto dopo essere caduto da un’impalcatura nel cantiere de La Sirenetta a Mondello (Palermo).
Stando a quanto riportato dalla redazione de Il Giornale di Sicilia, all’esito dell’impatto con il suolo immediata sarebbe stata la chiamata dei colleghi al 118. Sopraggiunti sul luogo dell’incidente i medici avrebbero operato i primi soccorsi, trasportando poi il 42enne d’urgenza in ospedale. Purtroppo, però, una volta giunto a Villa Sofia il suo cuore avrebbe smesso di battere.
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La gravità delle ferite riportate a causa della considerevole altezza da cui sarebbe precipitato – oltre 3 metri– non gli avrebbero lasciato scampo. Secondo una prima ricostruzione, riporta Il Giornale di Sicilia, l’operaio potrebbe essere stato colto da un malore.
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Al momento non si conoscono ulteriori dettagli se non che il sito è stato posto sotto sequestro dall’autorità giudiziaria. Le indagini verranno condotte dal commissariato locale.
La tragedia si è verificata a pochi giorni dall’inaugurazione dell’attività commerciale aperta al piano terra a cui prossimamente sarebbe dovuta seguire quella del piano superiore.
Vincenzo Ribaudo lascia la moglie e due figlie piccole. L’intera comunità si è stretta al dolore della famiglia per la tragica perdita. Numerosi i messaggi di cordoglio.
Repentina la reazione dei sindacati i quali vogliono che anche su questa morte bianca venga fatta chiarezza. “Siamo profondamente addolorati per la morte dell’ennesimo operaio che ha perso la vita sul posto di lavoro ed esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia“. Questo quanto rappresentato, riporta Il Giornale di Sicilia, in una nota scritta da Cisl e Filca Cisl, Paolo D’Anca. Per far sì che accadimenti di tal genere non si verifichino più, hanno proseguito, urge una più meticolosa attività di prevenzione. Per le Imprese deve essere un imperativo categorico quello di adottare ogni misura di sicurezza e prevenzione.
Una condotta prioritaria, hanno chiosato, che non può cedere a nessuna condizione considerando che a perdere la vita sono uomini che si recano sul posto di lavoro per poter provvedere a sfamare le proprie famiglie.