Raphael Alabert, un giovane di 25 anni, scomparve da Nizza il 20 ottobre del 1998: la sua auto ad un anno dalla sua sparizione venne rinvenuta a Lecce.
Era un giovane brillante, ma introverso, con tante aspirazioni Raphael Alabert. Un ragazzo di 25 anni che come tutti, almeno una volta nella vita, ricevette una batosta da parte del destino. Eppure diversamente da altri, forse per lui quella delusione fu troppo amara.
Il 20 ottobre del 1998 gli venne comunicato di non essere stato ammesso ad un importante corso di specializzazione. Raphael – laureato in geografia- da quel momento fece perdere di sè ogni traccia da Nizza (Francia). Prelevò un’esigua somma di denaro e poi svanì nel nulla. Almeno fino al 1999, quando la sua macchina inspiegabilmente venne trovata a Lecce in Italia, dove lui non si era mai recato nella sua vita.
Ma cosa gli è accaduto? Perché la sua auto era in Italia e soprattutto in una città mai visitata dal 25enne?
Raphael Alabert scomparso da Nizza il 20 ottobre del 1998
Una storia inspiegabile quella del giovane Raphael Alabert, scomparso da Nizza (Francia) il 20 ottobre del 1998. Dopo aver ricevuto quel giorno la notizia di non essere stato ammesso ad un importante corso di studi, di lui si perse ogni traccia.
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L’ultima cosa che fece fu prelevare una esigua somma di denaro – poco meno di 2 milioni di lire-. Una cifra che di certo non gli avrebbe potuto consentire di allontanarsi per rifarsi una vita o di pensare che gli sarebbe durata per lungo tempo per far fronte alle sue necessità. Dopo ciò il nulla. Nonostante i numerosi tentativi operati dalla Polizia e dalla famiglia per ritrovarlo, purtroppo non vi fu alcun riscontro.
Questo almeno fino al 1999 quando l’auto di Raphael – una Seat Bianca con targa francese- venne trovata a Lecce in Italia. Una circostanza alquanto singolare, considerato che il ragazzo non vi si era mai recato precedentemente alla sua scomparsa. Ad occuparsi del caso la redazione di “Chi l’ha visto?”. Fu proprio il programma a porre nuovi interrogativi ed a raccogliere nuove prove.
A rinvenire il veicolo, la Polizia la quale al suo interno trovò alcuni indumenti del ragazzo ed i suoi effetti personali come portafoglio, patente, chiavi di casa e carta di credito. Purtroppo, insieme a questi oggetti c’era anche una ricevuta emessa nel 1994 da un’armeria di Nizza relativa all’acquisto di una pistola calibro 22.
La portiera lato guidatore pareva essere stata forzata ed il finestrino in frantumi. Il sedile, invece, sembrava essere stato lasciato come di solito faceva il 25enne.
Gli inquirenti, quindi, intensificarono le indagini e scoprirono che 5 giorni dopo la scomparsa Raphael era effettivamente in Italia, più precisamente a Brindisi dove avrebbe pernottato in un hotel della zona. Non solo, alcune persone dissero di averlo visto a Lecce in un convento di suore, precisamente mangiare alla mensa.
Una sua ex professoressa contattò la famiglia invitandola a cercare anche tra le varie sette religiose diffuse in Francia. Una considerazione nata dopo aver letto di un curioso sito internet dal nome Raphael Net, riferisce “Chi l’ha visto?”. I genitori del ragazzo – ascoltati dai microfoni della redazione- dissero che per loro la scomparsa del figlio era un qualcosa di inspiegabile come anche l’acquisto di quell’arma. Per non parlare poi del suo viaggio in Puglia, un luogo che lui non conosceva e non aveva mai visitato.
Nell’ambito delle ricerche, il programma di scomparsi scoprì che l’auto rimase parcheggiata nel luogo in cui poi venne ritrovata dal 4 al 26 agosto. Ma come ci sarebbe arrivata e perché mai all’interno vi erano tutti gli effetti personali di Raphael? La redazione partì con le sue indagini proprio da Brindisi, l’ultimo luogo dove è certo sarebbe stato. Proprio lì avrebbero scoperto che più di qualcuno avrebbe notato un ragazzo con uno zaino ed un cane al guinzaglio.
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Avvistamenti dello stesso tenore sarebbero stati effettuati anche a Lecce. Un giovane francese girovagava nelle piazze della città dicendo di chiamarsi Erik. Purtroppo, però, la sua corrispondenza con Raphael venne smentita da ulteriori accertamenti e dalla telefonata di un telespettatore di “Chi l’ha visto?”.
Ma queste rimasero solo segnalazioni, perché effettivamente di Raphael da quel momento non si ebbe più alcuna notizia.