Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi martedì 13 luglio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha fornito il consueto aggiornamento sullo stato dell’epidemia da Covid-19 diffusasi Italia da oltre un anno. Stando al bollettino odierno, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza sono salite a 4.273.693 con un incremento rispetto a ieri di 1.534 unità. Torna a salire il dato relativo ai soggetti attualmente positivi ad oggi pari a 40.649 (+223). In calo, invece, i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 157 in totale e 1 in meno di ieri. Le persone guarite complessivamente sono 4.105.236, ossia 1.287 unità in più rispetto a ieri. Si aggrava ancora il bilancio delle vittime nel nostro Paese con 20 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 127.808.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha eliminato 2 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. Per la stessa ragione, anche il Friuli Venezia Giulia ha sottratto 2 casi dal totale.
Aggiornato ieri lo stato dell’epidemia da Covid-19 diffusasi Italia. Stando al bollettino diramato dal Ministero della Salute, il numero dei casi di contagio era salito a 4.272.163.
Tornavano in calo i soggetti attualmente positivi che erano pari a 40.426, così come i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva che risultavano essere 158 in totale. I guariti dall’inizio dell’emergenza erano 4.103.949. Purtroppo il bilancio delle vittime totale saliva a 127.788.
La Regione Friuli Venezia Giulia, si leggeva nelle note, comunicava di aver eliminato 1 caso dal totale dei positivi, a seguito di un test antigenico non confermato dal successivo tampone molecolare. Il Veneto segnalava che il dato dei casi confermati da test antigenico era diminuito rispetto a domenica, in quanto i test confermati da molecolari sono stati ricollocati.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 12 luglio: 888 nuovi casi e 13 decessi
Il Ministero della Salute ha pubblicato domenica sul proprio sito il bollettino con i dati riguardanti l’epidemia da Covid-19 diffusasi da oltre un anno in Italia. Il numero dei casi di contagio dall’inizio dell’emergenza era salito a 4.271.276. Tornavano in aumento, dopo settimane i soggetti attualmente positivi che erano pari a 41.081. Rimanevano stabili, invece, i pazienti ricoverati in terapia intensiva che risultavano essere 161 in totale. Le persone guarite complessivamente erano 4.102.420. Si continuava ad aggravare il bilancio delle vittime nel nostro Paese giunto a 127.775.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino dell’11 luglio: 1.391 nuovi casi di contagio e 7 vittime
Lasciarsi alle spalle la pandemia, il dolore e la paura è ad oggi l’obbiettivo dell’intero Pianeta. Grazie alla campagna vaccinale che procede spedita, il Covid-19 sembra sempre più un mostro che fa meno paura. Già, solo meno, perché del tutto non è stato debellato.
Eppure nonostante i numerosi inviti da parte delle Istituzioni ad operare prudenza, a continuare a mantenere vive le misure di prevenzione, durante i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia agli Euro 2020 sembra che ogni monito sia finito in un cassetto.
Dalle piazze di tutto il Paese come anche da Londra, si è assistito a scene che nulla hanno a che vedere con la cautela. Maxi assembramenti, pochi o quasi nessuno con mascherine sono immagini che hanno scosso la comunità scientifica. In primis l’Oms il cui pensiero è racchiuso in un tweet di Maria Van Kerkhove, responsabile tecnica Covid-19 “Dovrebbe farmi piacere vedere contagi in diretta? La pandemia Covid-19 non si prende una pausa. La variante delta – ha continuato- approfitterà di persone non vaccinate, in ambienti affollati, senza mascherine, che urlano/gridano/cantano. Tutto questo è devastante”.
Dello stesso avviso virologi italiani del calibro di Fabrizio Pregliasco il quale ha sottolineato come se già l’Rt era in risalita, ora con tali episodi dovremmo aspettarci una nuova impennata di casi.
Se da un lato, quindi, il festeggiamento era quasi comprensibile di certo si sarebbe potuto portare avanti con maggior senso civico. Vero che poteva essere letto come un momento di riscatto, ma vero è anche – riprendendo le parole di Maria Van Kerkhove, che la pandemia non si sarebbe presa una pausa.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, festeggiamenti Euro 2020 rischiano di far risalire drasticamente i contagi
Il timore maggiore, adesso, con l’avanzare della variante Delta è che i contagi saranno più alti e che il Paese possa subire una forte recrudescenza.
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