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Interviste

Riccardo Fogli su i Pooh: “Ora ci sentiamo fragili”, l’intervista a Yeslife

Intervista esclusiva a Riccardo Fogli, uno dei componenti dello storico gruppo I Pooh. Ecco cosa ha raccontato a Yeslife

Il cantante Riccardo Fogli (Ufficio stampa)

Direttamente da Pontedera, Riccardo Fogli è uno dei componenti della storica band I Pooh. Il gruppo ha fatto cantare  ed emozionare generazione dopo generazione, lasciando ad ognuno un segno.

Non c’è stata alcuna divisione che ha tenuto lontani i cinque amici, loro hanno fatto la storia della musica italiana ed hanno arricchito il panorama artistico del nostro Paese.

Abbiamo avuto l’occasione di parlare con il bassista e cantautore toscano che ci ha raccontato qualche aneddoto e storia sul gruppo.

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(Ufficio stampa)

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Uno dei cantanti che hanno fatto la storia della musica italiana, avresti mai pensato a tutto ciò da piccolo?

Da piccoli si pensa positivo. Anche i sogni irrealizzabili ti sembrano realizzabili. Le persone mi sembravano tutte molto belle e molto alte. Vedevo mio padre cosi felice quando tornava dal lavoro alla  Piaggio di Pontedera, che la felicità pensavo passasse da un lavoro fisso nel paese dove abiti. Invece mi sono trovato a 17 anni a girare il mondo con la chitarra, spesso non sapendo dove dormire e altre volte a cercare di ricordare il nome della donna con cui avevo dormito.

I Pooh sono un’icona del panorama artistico italiano, com’è nata la band?

I Pooh si chiamavano Jaguar e nascono a Bologna. Furono contattati dalla Vedette Records, subito dopo che l’Equipe 84 se ne andarono. I Pooh all’inizio erano 5: 4 Bolognesi e 1 inglese. Facchientti sostituì l’inglese e pochi mesi dopo io sostituii il bravo bassista bolognese. Parliamo dei primi 6 mesi del 1966.

Dopo una lunga pausa siete tornati insieme per regalare nuove emozioni al pubblico, come mai la scelta di separarvi e poi il grande ritorno?

La Reunion è stato uno dei momenti più belli ed emozionanti della storia dei Pooh, anche perché avevamo 3 generazioni di fronte che cantavano i 50 anni delle nostre canzoni.

Qualche aneddoto del gruppo?

Sapevamo che sarebbe stato un tour di grandi emozioni e invece è stato un tour di emozioni travolgenti.

L’anno scorso avete perso una persona importante, Stefano D’Orazio. Cosa ci racconti del tuo amico?

Ha lasciato un grande vuoto. I Pooh insieme erano invincibili. La mancanza di Stefano ci ha resi fragili.

Se dovessi descrivere ogni componente del gruppo cosa diresti?

FRATELLI!

Hai passato i settant’anni ma per te la carriera continua, Maledetto l’amore è il tuo nuovo inedito. La canzone della ripartenza?

Magari fosse la ripartenza e che qualcuno scrivesse al comune dove sono nato perché mi togliesse qualche anno dalla carta d’identità. Sarebbe una ripartenza. Considero comunque una ripartenza ogni volta che scrivo una canzone nuova e che trovo un discografico (Azzurra Music) che crede in me, perché la vita mi ha insegnato che non si vive solo di rendita ma anche di quello che sai fare oggi.

Il cantante Riccardo Fogli (Ufficio stampa)

Cosa ti vorresti sentir dire dai fan che ti supportano da tutto questo tempo?

Che ho fatto loro compagnia che non li ho mai traditi, anche se qualche volta può sembrare che lo abbia fatto. Ma devo dire che ogni volta che ho avuto bisogno del mio pubblico loro c’erano.

BEATRICE MANOCCHIO

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