Assegno di ricollocazione 2021: cos’è e come ottenerlo

Assegno di ricollocazione: può essere richiesto dal cittadino disoccupato ed arriva fino ai 5000 euro

assegno di ricollocazione
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Arriva l’assegno di ricollocazione 2021, il voucher che i disoccupati potranno utilizzare presso servizi di assistenza finalizzata alla ricerca di un lavoro, quali centri per l’impiego o enti accreditati. Un buono, dunque, che potrà essere riscosso dall’operatore cui ci si rivolge per il conseguimento di un impiego lavorativo.

Si tratta di un’iniziativa promossa dall’Anpal, l’Agenzia nazionale Politiche attive del lavoro, volta ad agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro dei soggetti interessati e che contribuirà ad alleggerire quella fin troppo nota situazione di crisi occupazionale che si è andata sempre più aggravando, negli ultimi tempi, a causa della pandemia.

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Assegno di ricollocazione 2021: requisiti e modalità per richiederlo

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A gestire le domande sarà l’ANPAL, l’ente cioè che coordina la rete nazionale dei servizi per l’impiego, cui i soggetti interessati dovranno fornire informazioni utili circa le sedi operative del servizio. Il disoccupato/a potrà quindi scegliere, tra i soggetti accreditati, l’ente a cui rivolgersi per richiedere assistenza. A questo punto, sarà un tutor a fornire l’aiuto necessario per promuoverne il profilo e il curriculum presso i vari datori di lavoro.

L’importo del bonus non è fisso ma oscilla, a seconda della tipologia di contratto ottenuto, tra un minimo di 250 euro e un massimo di 5000 euro così ripartiti: da 1000 a 5000 euro se il contratto è a tempo indeterminato e in apprendistato, da i 500 euro e i 2500 euro se avrà una durata pari o superiore ai 6 mesi e, infine, da i 250 e i 1250 euro se avrà una durata compresa fra i 3 e i 6 mesi.

L’attività di ricollocazione deve svolgersi entro 180 giorni, salvo rinnovi, dal primo appuntamento presso l’ente scelto dal cittadino. La domanda potrà essere presentata per via telematica sul portale dell’Anpal, nei centri per l’impiego o presso i Patronati convenzionati.

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Il cittadino coinvolto dovrà presentare la DID, la dichiarazione di immediata disponibilità, che sarà inviata dagli stessi enti.

 

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