Ddl Zan, alle 12 è scaduto il termine per presentare gli emendamenti: la resa dei conti tra i vari schieramenti politici è ormai agli sgoccioli.
Il Ddl Zan ha infiammato gli animi in Parlamento. Un testo, il suo, non completamente condiviso dall’Opposizione la quale ha lanciato un appello al buon senso ed a quel famoso “venirsi incontro” non proprio tipico della politica italiana. Tanto è che già i primi stracci sono volati e 700 emendamenti presentati dal Carroccio.
Ed è così che oggi alle 12 è scaduto il termine ultimo per avanzare “richiesta di modifiche” al Ddl, ma di intesa non sembrerebbe esserci neanche l’ombra.
Ddl Zan, intesa sugli emendamenti? Non sembra essercene l’ombra
Mezzogiorno di fuoco quello di oggi considerando il tenore delle discussioni sorte intorno al Ddl Zan e stante il fatto che La Lega ha presentato ben 700 emendamenti.
Per fare il punto della situazione: Italia Viva e Lega avevano chiesto “un compromesso”. Matteo Renzi chiedeva una modifica – nello specifico- agli articoli 1, 4 e 7 ossia quelli riguardanti il significato di identità di genere, la sensibilizzazione scolastica sull’anti-discriminazione nonché sulla libertà d’espressione.
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Una modifica che seppur dopo mesi avrebbe raccolto anche l’approvazione da parte dell’altro Matteo, Salvini, il quale ha chiesto seraficamente la pace. Eccezion fatta poi presentare 700 emendamenti. Praticamente un Dl da riscrivere.
Questa sorta di conciliazione tra i due partiti non è stata apprezzata e condivisa dal PD. Soprattutto dopo che il Caroccio avrebbe avanzato la proposta di inserire solo come aggravante i reati commessi con odio omo-transfobico.
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Morbida Julia Unterberger, capogruppo delle Autonomie, riporta Ansa. Avrebbe votato il Ddl Zan così com’era, ma sapendo che non sarebbe passato al vaglio della destra anche il suo Gruppo ha presentato degli emendamenti su quegli stessi articoli indicati da Italia Viva. Non è stata l’unica a percorrere questa strada, altri colleghi hanno fatto lo stesso.
Restano precari gli equilibri tra i vari schieramenti politici. Di certo, vi è però che il Pd nel Carroccio continua a non riporre alcun tipo di fiducia. Per Letta, Salvini sarebbe un “omofobo” riporta l’Ansa. I toni di certo non sono quelli di chi ha intenzione di ricomporre rapporti già incrinati.