In provincia di Matera il messaggio di un prete ha dato vita ad un vero e proprio terremoto nella piccola comunità locale.
Un post su Facebook ha fatto finire nella bufera il parroco della chiesa Mater Ecclesiae di Bernalda, in provincia di Matera. Don Pasquale Giordano ha scatenato le ire di moltissimi parrocchiani per la richiesta rivolta al fine di salvaguardare le persone più fragili della sua comunità.
Non aveva pensato però che tale messaggio social potesse avere un’eco così forte anche a livello nazionale per il polverone che ha scatenato riguardo il tema vaccini.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE –> Donna trovata morta in casa, sul corpo ferite d’arma da taglio: indagini in corso
Don Pasquale non ci sta: “Non rispondo agli insulti”
LEGGI ANCHE –> Scontro in moto con un Suv: ragazzo muore a pochi giorni dal suo compleanno
Il sacerdote nel post esordisce mettendo il punto sull’ancora alto diffondersi dei contagi da Covid-19 ed esorta soprattutto i ragazzi che frequentano la parrocchia “a effettuare il tampone di verifica e ad aderire alla campagna vaccinale che si terrà nei prossimi giorni. Per l’accesso in chiesa e negli spazi della parrocchia è gradito un riscontro di un tampone recente o del vaccino“.
Il motivo è stato lui stesso a spiegarlo sempre nel post: “Per garantire sicurezza alle persone più fragili che frequentano la Chiesa chiedo gentilmente a chi non ha intenzione né di fare il tampone né di vaccinarsi di astenersi dal venire in parrocchia. È carità cristiana tutelare la propria e l’altrui salute“.
Nelle scorse ore sono stati in molti a commentare negativamente la sua iniziativa ma lui non si è fatti intimorire e in un’intervista a Adnkronos ha spiegato:
“Non rispondo agli insulti. Ho letto da qualche parte che le mie parole sono contro chi non si è vaccinato o non fa il tampone ma l’ho fatto per tutelare solo i più fragili”. Sembra infatti che in molti si siano rivolti a lui come portavoce per cercare di contenere l’emergenza sanitaria ed il diffondersi dei contagi soprattutto negli anziani della zona.