Scomparsi | Renato Bono e Carla Franceschi, svaniti nel nulla prima di un viaggio

Renato Bono e la compagna Carla Franceschi sono scomparsi da Fiavé (Trento) nel 2012: sarebbero dovuti partire per il Kenya, ma di loro nessuna traccia.

Renato Bono
Renato Bono (Chi l’ha visto?)

Una vicenda assai oscura quella della scomparsa di Renato Bono e la compagna Carla Franceschi. Avevano rispettivamente 49 e 51 anni, ed entrambi venivano da precedenti matrimoni naufragati. Si erano trovati, si amavano ed insieme stavano costruendo il proprio futuro.

Avevano un’attività al piano terra della loro abitazione dove commerciavano ceramiche, ma i loro progetti erano molto più lungimiranti. Il giorno dopo la loro scomparsa sarebbero, infatti, dovuti volare in Kenya: in ballo l’apertura di un resort.

Renato Bono e Carla Franceschi scomparsi da Fiavé (Trento) il 3 luglio del 2012

Una coppia affiatata, unita anche sul lavoro. Renato Bono, 49 anni e Carla Franceschi, 51, si amavano ed insieme avevano intenzione di avviare un lungimirante progetto.

Carla Franceschi
Carla Franceschi (Chi l’ha visto?)

Il 3 luglio del 2012 sarebbero dovuti partire per il Kenya: un viaggio di lavoro considerato che nel Paese africano avrebbero voluto aprire un resort. La sera prima del viaggio avevano salutato la famiglia e si erano ritirati a casa. Tutto sembrava procedere per il meglio e mai nessuno avrebbe potuto immaginare che quello sarebbe stato un addio.

Leggi anche —> Scomparsi | Fabio Giuffrida e Enzo Cardì: i due pescatori inghiottiti dal mare

Intorno all’una di notte la madre di Bono – che abitava nella casa affianco alla coppia- si affacciò alla finestra e notò l’auto del figlio parcheggiata. Il mattino seguente, però, il veicolo non c’era più. Poco dopo le 10 la figlia della Franceschi si recò presso l’abitazione della madre: erano rimasti d’accordo che si sarebbero visti prima della partenza. Tuttavia, riporta la redazione di “Chi l’ha visto?” occupatasi del caso, dopo aver bussato alla porta nessuno le rispose. Una circostanza che non ingenerò alcuna preoccupazione: il pensiero andò al fatto che la coppia potesse essere uscita per degli ultimi acquisti.

Dopo alcune ore, però, non riuscendo a mettersi in contatto con la madre ed il compagno la ragazza fece ingresso nella casa, utilizzando delle chiavi in suo possesso. In quel momento scoprì che non avevano portato con sé le valige, e che i loro cellulari come anche i documenti erano nell’abitazione. In quel momento scattò l’allarme. Le ricerche dei due non portarono a nulla e da quel momento di loro non si seppe più nulla.

Leggi anche —> Scomparsi | Francesco Armiento: giallo irrisolto con l’ombra della lupara bianca

Scattarono le indagini e si scoprì che a Roma, dove avrebbero dovuto prendere l’aereo per il Kenya, non si sarebbero imbarcati. A confermarlo – riporta la redazione de La Stampa in un articolo del 2019- oltre ai dati di volo, anche la persona che avrebbe dovuto fare da intermediario. Quest’ultimo avrebbe riferito di essere partito da Verona, ma una volta arrivato nella Capitale e salito sull’aereo sul quale doveva essere presente anche la coppia, non vedendola sarebbe sceso.

Per la Procura in un primo momento, sembrò essersi trattato di un caso di sequestro di persona. Ipotesi sostenuta anche dalla famiglia, che mai ritenne la coppia possibile di lasciare tutto senza spiegazioni. Tuttavia, gli inquirenti non rinvennero elementi a supporto. Passarono al setaccio la vita privata dei due senza alcun risultato. Si scoprì solo che forse la loro situazione economica non fosse esattamente rosea e che tale circostanza poteva essere alla base del loro allontanamento. La sorella della Franceschi – riporta Trento Today– riferì agli investigatori che Carla poco tempo prima le avrebbe chiesto un prestito per sanare alcuni debiti. Alcuni operai dell’attività dissero di non ricevere i propri stipendi da mesi. Un quadro che nel complessivo destò, quindi, delle perplessità. Perché lanciarsi – se in difficoltà- in un investimento oneroso come quello di un villaggio vacanze?

Le indagini sulla loro scomparsa procedettero fino a quando la Procura decise di archiviare il caso come un allontanamento volontario. La coppia poteva aver fatto perdere le proprie tracce. L’unica cosa certa è che da quel momento dei due non si ebbe più alcuna notizia. Nonostante i numerosi appelli lanciati dalla famiglia, Renato Bono e Carla Franceschi non si sono mai più fatti vivi.

Un giallo fitto quello della coppia di Fiavè che ha aperto numerosi interrogativi. Come è possibile svanire così nel nulla lasciando che i propri cari vengano divorati dal dolore?

Aereo
Aereo (Getty Images)

I familiari della coppia sperano un giorno di poterli riabbracciare e porgli tutti questi interrogativi rimasti irrisolti.

Gestione cookie