Un ragazzo di 12 anni è stato trovato morto in Oklahoma (Usa) dopo aver preso parte ad una challenge su TikTok.
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Una macabra moda che sta sempre più spopolando tra i giovani, quella di prendere parte a sfide social pericolosissime, che purtroppo concedono alle pagine di cronaca sfilze di nomi vittime. L’ultima giunge dall’Oklahoma (Usa) dove un ragazzo di 12 anni è stato trovato privo di sensi all’interno della propria casa. Inutili i tentativi di soccorso per il giovane che è deceduto poco dopo essere stato trasportato in ospedale.
Usa, ragazzo morto a soli 12 anni: aveva partecipato ad una challenge su TikTok
È stato rinvenuto con evidenti segni di legature sul collo il ragazzo di 12 anni poi deceduto dopo aver partecipate ad una letale challenge su TikTok.
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Il ragazzo, riportano i media locali e la redazione di Usa Today, è stato trovato privo di sensi nella serata di lunedì 19 luglio all’interno della propria abitazione. Immediata la corsa in ospedale, dove è stato ricoverato nel reparto pediatrico. Purtroppo, però, ogni tentativo di salvargli la vita è risultato vano ed il giorno seguente i medici ne hanno dichiarato il decesso.
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Avrebbe preso parte alla cosiddetta “blackout challenge” che consiste nello stringersi qualcosa al collo fino a perdere conoscenza. Una volta rinvenuto, il partecipante alla sfida verrebbe investito da un alto tasso di adrenalina.
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L’ennesimo episodio di morte legata ad una assurda sfida sul web che ha nuovamente portato le autorità a sensibilizzare le famiglie sul tema e ad invogliarle a monitorare le attività social dei propri figli. Purtroppo vi sarebbero ulteriori vittime legate alla “blackout challenge”. Tre bambini di età compresa tra i 7 ed i 12 anni si sono spente per quella follia che oggi serpeggia sui social.
Ormai le gare sul web sono divenute una sorta di sfida per i ragazzi che cercano di trovare approvazione tra i propri coetanei dimostrando quella che a loro avviso sarebbe una sorta di coraggio.
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Purtroppo lo spirito emulativo è diventato tipico di questa società materialista dove conta più l’apparire che l’essere. Dove i sentimenti e le sensazioni reali lasciano spazio a sterili spazi ritagliati in rete dove per raccogliere consensi le persone si prestano all’impossibile.