Vaccini, i giovani trainano la campagna: atteso l’effetto della decisione del Governo di rendere obbligatorio il Green Pass per spronare anche gli adulti.
La decisione del Governo di rendere obbligatorio il Green Pass per poter accedere a determinate attività, potrebbe fornire una nuova e tanto attesa spinta alla campagna vaccinale. Nel corso dell’ultima settimana la maggior risposta si è avuta dagli under 30 i quali si sono attestati intorno alle 350mila unità di cui il 44% appartenente alla fascia d’età 12-19.
Adesso è atteso “l’effetto decreto” il cui maggior dato sperato è che si sentano spronati anche i soggetti tra i 50 ed i 69 anni.
Vaccini, si spera nell’effetto Decreto Green Pass: gli ultimi dati sulla campagna vaccinale
Il report a cura del Governo pubblicato ieri è chiaro: sono i giovani i soggetti maggiormente protesi alla vaccinazione. La fascia degli under 30 sarebbe tre volte più incline alla somministrazione di quella dei più adulti.
Le istituzioni sperano, quindi, che il decreto sul Green Pass di ultima pubblicazione sia da sprone per gli over 50. Dal 6 agosto, infatti, per poter accedere a numerose attività sarà necessario esibire il documento ottenibile o con la somministrazione del vaccino (durata 9 mesi, anche solo con una dose) o con certificato di guarigione dal Covid (durata 6 mesi). In alternativa eseguendo un tampone risultato negativo non oltre le 48 ore.
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Tornando ai dati, riporta la redazione di Today, nell’ultima settimana i giovanissimi avrebbero fatto registrare un boom nelle somministrazioni. I soggetti dai 12 ai 19 anni ad aver effettuato il vaccino sono 1.232.932 ossia 117.788 in più rispetto all’ultimo report. Quelli tra i 20 e i 29 anni sono aumentati di 231.180.
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Nettamente più drastica, invece, la situazione dei 50enni e dei 60enni i quali sembrerebbero essere i più refrattari. Sono quasi 4 milioni coloro i quali non si sono prenotati neppure la prima dose.
Ma le Istituzioni non demordono ed anzi quotidianamente continuano a ribadire come l’unica via per poter uscire da questa pandemia sia il vaccino. Una chiamata al buon senso ed alla responsabilità che qualora non dovessero essere operati non soltanto metterebbero a rischio la propria vita, ma anche quella degli altri.
Questo in sintesi il messaggio lanciato dal sottosegretario al Ministero della Salute, Andrea Costa, il quale ha proseguito – riporta Today– affermando che in questo momento vaccinarsi è anche un gesto di solidarietà.