Kostis era divenuta la mascotte nel Paese: la sua uccisione ha innescato un’ondata di rabbia e indignazione tra residenti e ambientalisti.
Kostis, una delle foche più iconiche dell’isola di Alonneso, nota in Grecia come isola di Alonissos, è stata uccisa lo scorso sabato (24 luglio) a colpi di arpone. Ad annunciarlo è stata una ONG locale. Secondo quando riporta il sito ufficiale dell’isola, attualmente classificata tra le riserve marittime più importanti d’Europa, la tragedia si è consumata nelle acque del Mar Egeo, dove esistono “zone specifiche in cui è consentita la caccia a pescatori dilettanti”. A seguire maggiori dettagli riportati nella fonte ufficiale.
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L’ONG MOm: “Malvagità e stupidità umana non ha limiti”
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“Purtroppo ancora una volta è stato dimostrato che malvagità e stupidità umana non hanno limiti!” – ha asserito su Facebook MOm, l’ONG greca adibita alla protezione di questa specie in via di estinzione. Stando a quanto riferisce il post dell’Organizzazione Non Governativa, l’esemplare maschio di foca monaca era diventato di recente la mascotte dell’isola di Alonneso. L’animale è “stato ucciso deliberatamente per mano dell’uomo […] a colpi di arpone.” La tragica notizia è stata accolta con grande dolore e indignazione non solo dai dipendenti Mom, i quali si sono mobilitati per diversi mesi nella cura di Kostis durante la sua riabilitazione, ma anche da tutti i residenti dell’isola e da alcuni visitatori che hanno avuto la fortuna di ammirare il mammifero da vicino.
Kostis è stata accolto nel 2018 dai residenti dell’isola di Folegandros, nelle Cicladi, ha spiegato l’ONG all’Agence France-Presse (AFP). L’animale era molto indebolito in seguito al passaggio dell’uragano Zorbas. Il ciclone extratropicale si è originato nel Mar Mediterraneo orientale. Tuttavia, le calde temperature della superficie del mare lo hanno in breve tempo trasformato in un ciclone tropicale. L’uragano si è intensificato mentre si dirigeva a nord verso la Grecia. raggiungendo infine il suo picco di intensità con venti massimi sostenuti di 120 km/h (75 mph) e una pressione centrale minima di 987 mbar.
Ancora sconosciuta l’identità dell’autore del reato: le autorità locali hanno annunciato ai media l’avvio alle indagini per accelerare i tempi di ricerca.