Un Consiglio dei Ministri rovente quello che dovrà affrontare in queste ore il Premier Mario Draghi: al vaglio la questione scuola e mezzi di trasporto in relazione all’obbligo vaccinale.
A Mario Draghi l’ardua sentenza. Nelle prossime ore il Premier dovrà affrontare un Consiglio dei Ministri che si preannuncia rovente considerata la delicatezza del tema trattato. Sul banco dell’Esecutivo, infatti, la questione scuola e mezzi di trasporto in relazione all’obbligo vaccinale.
Scongiurare un altro anno di didattica a distanza e cercare di riportare sotto controllo il quadro pandemico sono priorità. Per questo bisognerà attuare delle misure in grado di convincere tutti gli operatori del comparto scuola non vaccinati a sottoporsi alla somministrazione.
Mario Draghi, scuola e trasporti: a breve si riunirà il Consiglio dei Ministri
Da settembre la speranza è che le scuole riaprano in sicurezza. Queste le parole del Ministro Bianchi. Eppure resta da capire come sarà possibile se numerosi soggetti orbitanti nel settore non decideranno di vaccinarsi.
Ad oggi le intenzioni del Governo non sarebbero orientate verso l’obbligo, ma solo ad una raccomandazione seppur molto forte. Eppure già corrono veloci le indiscrezioni circa un allineamento alla politica adottata per il personale sanitario. Obbligo ed eventuale esonero dal lavoro.
Leggi anche —> Riforma Giustizia, possibile accordo tra Governo e M5S sull’improcedibilità
Una possibilità non così remota, riferisce Tgcom24, se il quadro epidemiologico non dovesse tendere ad un miglioramento.
Leggi anche —> Green Pass, le nuove regole in vigore dal 6 agosto: dove sarà obbligatorio
Nel corso del Consiglio dei Ministri sarà onere del Premier anche valutare la questione dei trasporti pubblici. A partire dal 6 agosto, potrebbe divenire obbligatorio anche per salire su mezzi come treni, navi ed aerei. Il comparto lasciato appositamente fuori dall’ultimo Decreto, avrebbe dovuto essere oggetto di specifico provvedimento. Una scelta assunta per far si che non vi fossero fraintendimenti e zone grigie.
Ovviamente, è bene precisarlo, non si parla del trasporto pubblico urbano per il quale sarebbe impossibile imporre l’obbligo di Green Pass. Eppure se da un lato questa sembra una conclusione logica, dall’altro c’è chi sottolinea come con la riapertura delle scuole e dello spostamento di milioni di studenti il quadro potrebbe nuovamente precipitare.
Una sorta di déjà-vu di quanto accadde lo scorso autunno quando all’esito della ripresa delle lezioni in presenza popolazione scolastica e lavoratrice iniziò a muoversi insieme contribuendo – per il massiccio utilizzo dei mezzi pubblici- ad un’impennata dei contagi.