Le Fede ‘n’ Marlen sono un duo musicale napoletano formato da Federica Ottombrino e Marilena Vitale: entrambe le cantautrici hanno parlato della loro carriera artistica a YesLife Magazine
La coppia formata da Federica Ottombrino e Marilena Vitale alias Fede ‘n’ Marlen ha rilasciato un’intervista a YesLife Magazine. Il duo artistico partenopeo ha cominciato il proprio percorso musicale con due EP “Stalattiti” e “Stalattiti live” e nel 2016 è uscito il loro primo LP, intitolato “Mandorle“.
Il prossimo 30 luglio saranno in concerto al ristorante “Lago Diana” a Cancello e Arnone in provincia di Caserta e lo scorso 13 luglio hanno presentato il loro nuovo singolo “Intercostale” a Mezzocannone Occupato, ovvero nello spazio della ex mensa dell’“Università degli Studi di Napoli, Federico II”. Tra le canzoni che allieteranno gli spettatori presenti ci saranno di sicuro, oltre al nuovo brano, anche “Fragile” e “Mele“.
Grazie a una cover di “Malafemmena“, classico scritto dal grande Totò, tradotta in spagnolo e diventata parte integrante del loro repertorio, hanno vinto il “Premio Malafemmena” consegnatogli direttamente dalle mani della figlia del Principe Antonio De Curtis, Liliana.
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Per chi è stato scritto il nuovo singolo “Intercostale”?
“Abbiamo cercato di associare la storia di una donna a tutte le donne. Il brano è stato scritto per una persona amica di mia madre (parla Federica -ndr-). Io sono dell’idea che i figli sono di chi li cresce e li ama. Tante donne che sanno amare altri essere umani possono essere madri di ogni bambino. La persona a cui è dedicata la canzone si è ammalata di un tumore e poco prima di morire ci ha fatto fare varie promesse come quella di scriverle una canzone che facesse ridere o riflettere. Abbiamo mantenuto la promessa ed è stato un modo di mantenerla in vita”.
Qual è il titolo del nuovo album, di cui “Intercostale” anticipa l’uscita?
“‘Terra di Madonne’, che è anche un brano inserito nel disco. Abbiamo la tradizione di titoli al plurale e femminili. Napoli è terra di Madonne”.
In “Intercostale” cantate un pezzo del brano in francese, come mai?
“Ci piacciono le parole anche per il loro suono e la sonorità. Scriviamo anche in spagnolo e arabo. Nel caso di Intercostale avevamo bisogno di un ritornello che non ripetesse le stesse parole della canzone perché il testo era già abbastanza pieno di strofe”.
Da chi traete ispirazione?
“Gli ascolti sono un momento in cui si assorbe la vita. Ci sono delle sonorità più affascinanti di altre. Ascoltiamo molto musica del mondo, da quella africana alla sudamericana, musiche che raccontano un popolo per poi raccontare il nostro. Ci condiziona molto la possibilità di poter dire qualcosa della nostra genealogia”.
C’è una canzone a cui siete più affezionate?
“Mi viene da dirti ‘Intercostale’, ‘Lunares’ e ‘Fragile’ perché mi piace ricordare il percorso dall’inizio alla fine. Bisogna dare valore all’inizio e alla prospettiva del futuro”.
Come vi siete conosciute?
“Ci conosciamo da più o meno quindici anni ma solo sette anni fa abbiamo provato a scegliere una strada espressiva e lavorativa. Non è facile incontrare un duo di cantautrici visto che ognuna delle due scrive. Potremmo essere due soliste ma la cosa interessante che ci ha spinto a lavorare insieme era la possibilità di trasformare la propria creazione in qualcosa di incontaminato”.
Avete a cuore la questione diritti LGBT+, cosa pensate dell’ostruzionismo al Ddl Zan?
“Quello che mi spaventa non è quello che accade in politica ma ciò che succede in Italia. Proprio di recente è successo a Miseno l’episodio di due ragazze allontanate dalla spiaggia. Mi preoccupa il fatto che alcune persone pensino a due donne che si baciano come qualcosa di spaventoso, violento e da cui proteggere i figli”.
Qual è il sogno più grande delle Fede ‘n’ Marlen?
“Vivere della propria musica, riuscire a realizzarsi nelle proprie vite e guadagnarsi tutto attraverso la propria arte. Siamo in divenire non abbiamo il pacchetto già preconfezionato di come saremo. Vogliamo continuare a essere due donne libere: questo è il nostro sogno. Il mio sogno (parla Marilena -ndr-) è andare a vivere in Africa senza avere niente. La musica ti consente di poter vivere mille vite ed è questo quello che affascina”.
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