Il nuovo rapporto pubblicato martedì 27 luglio da parte dell’OMS è tutto dedicato alla lotta contro il fumo e la nicotina.
Le sigarette elettroniche, e alternative simili, sono estremamente pericolose per la salute e devono essere regolamentate. Questo è il nuovo messaggio lanciato dall’OMS nell’ultima dichiarazione di martedì 27 luglio. L’ultimo rapporto pubblicato è tutto dedicato alla lotta contro il fumo e la nicotina e ha l’obiettivo di rendere cosciente il lettore sulle strategie dell’industria e delle multinazionali del tabacco. La pubblicazione della dichiarazione segue difatti la recente scommessa di Jacek Olczak. A seguire maggiori dettagli.
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L’invito del direttore generale dell’OMS
The aerosols from e-cigarettes contain toxic substances that can cause
🚨 cancer
🫀 cardiovascular diseases
🫁 lung disorders
🧠 damage to children’s brain development#CommitToQuit e-cigarettes now for a healthier life!Here’s how 👉https://t.co/7OReiIXXpd pic.twitter.com/MvwAZqB8oB
— World Health Organization (WHO) (@WHO) July 27, 2021
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Il CEO dell’azienda numero uno del tabacco dietro i marchi Marlboro, Philip Morris o Chesterfield ha asserito ai media di sognare un mondo senza tabacco entro la fine del 2030. Un mondo senza sigarette, ma non senza nicotina. L’obiettivo della multinazionale ha suscitato diverse polemiche poiché il vero scopo è tutt’altro che salutista: la Philip Morris ha intenzione di accelerare i ritmi di transizione della combustione con alternative considerate attualmente meno dannose per i tabagisti, quali le sigarette elettroniche o quelle a tabacco riscaldato.
Il documento dell’OMS, scritto in collaborazione con il fondatore della filantropia Bloomberg ed ex sindaco di New York Bloomberg Philanthropies, sottolinea l’ingente incremento delle sigarette elettroniche, la cui offerta presente sul mercato è rivolta principalmente a un pubblico di consumatori giovane. Con circa 16.000 aromi, spesso dolci e gustosi, le nuove sigarette godono di un’immagine “rassicurante” rispetto a quella delle sigarette convenzionali.
Il problema delle nuove alternative resta sempre la nicotina, l’alcaloide parasimpatico tossico che agisce in tempi rapidi nel cervello del tabagista rendendolo altamente dipendente dalla sostanza tossica. Una strategia che rientra nell'”atto criminale“, stima Vinayak Prasad, responsabile della campagna “No tabacco” dell’Organizzazione Mondiale dell Sanità. L’allarme è soprattutto rivolto agli under 20. “Corrono il rischio di rimanere dipendenti per tutta la vita”
Secondo Michael Bloomberg dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti il fatto che le nuove multinazionali del tabacco stanno cercando di “rendere una nuova generazione dipendente dalla nicotina“. “Con il calo delle vendite di sigarette, le aziende del tabacco hanno promosso in modo aggressivo nuovi prodotti, come le sigarette elettroniche o i prodotti del tabacco riscaldato, sollecitando i governi a limitare le loro normative” – ha sottolineato – “Non possiamo permettere che lo facciano”.
Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, chiede pertanto ai governi dei singoli paesi di adottare “misure adeguate per proteggere la loro popolazione dal pericolo degli inalatori elettronici di nicotina e impedire a bambini, adolescenti e altri gruppi vulnerabili di usarli“. In particolare, l’OMS raccomanda di evitare l’uso le sigarette elettroniche per evitare di “rinormalizzare” l’atto del fumo nella società. Il documento di martedì annovera 32 paesi in cui è bandita la vendita di questi inalatori di nicotina. In altri 79 sono state adottate misure per limitarne l’uso, come il divieto di pubblicità; mentre altri 84 stati sono privi di tutele in questo settore.
La regolamentazione del tabacco non è affatto facile. Il dottor Rüdiger Krech, direttore per la promozione della salute presso l’OMS, spiega che “questi prodotti sono molto diversificati e si evolvono rapidamente“. In questo modo, i produttori “sovvertono e minano le misure di controllo.” La lotta è tanto più ardua in quanto deve essere condotta parallelamente a quella contro il fumo e nonostante la percentuale di fumatori sia diminuita in molti paesi, l’OMS insiste che il loro numero sia ancora “cosiderevolmente alto“, soprattutto a causa dell’aumento demografico.
Secondo quanto riferisce il rapporto OMS, il tabacco uccide ogni anno più di 8 milioni di persone in tutto il mondo.
Fonte OMS