Tokyo 2021. Hanno destato sgomento le imprecazioni di Fabio Fognini (rivolti verso se stesso) a causa del match contro Daniil Medvedev. Attaccata la comunità LGBTQ+
Finito male il match valido per gli ottavi di finali del tennista sanremese Fabio Fognini. L’atleta ha perso per tre set contro il russo Daniil Medvedev, numero due del seeding.
Tuttavia, non è stata la sconfitta dell’italiano ad aver suscitato sgomento tra gli spettatori della partita, quanto il suo atteggiamento astioso nei confronti di se stesso. La competizione è stata carica di nervosismo, imprecazioni, polemiche con l’arbitro e addirittura una racchetta spaccata. Poi dalla bocca di Fognini sono uscite parole poco edificanti che hanno mandato in tendenza sul web il nome del tennista, mettendo da parte, purtroppo, i suoi precedenti meriti sportivi. Cosa ha detto
Fabio Fognini si scusa su Instagram: “Non volevo”
Fabio Fognini, piuttosto che rimproverarsi per la prova andata male contro il russo Daniil Medvedev rivolgendo verso se stesso epiteti comprensibili in quel frangente, data la delicatezza dell’occasione, ha ben pensato di darsi dell’omosessuale in modo volgare come sinonimo di “stupido” o “incapace”.
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“Sei un froc*o, sei un froc*o, perché devi tirare sopra la rete” – avrebbe detto durante la partita.
La reazione dell’atleta ovviamente ha suscitato sdegno da parte di molti che hanno gradito poco le parole dette, con l’aggravante di trovarsi in una situazione che promuove ideali di inclusività e pace come le Olimpiadi.
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Fognini non ha tardato ad accorgersi dell’offesa fatta e ha immediatamente profuso le sue scuse attraverso la sua pagina Instagram, in cui ha scritto: “Il caldo dà alla testa! Nel match di oggi ho usato un’espressione davvero stupida verso me stesso. Ovviamente non volevo offendere la sensibilità di nessuno. Amo la comunità LGBT e mi scuso per la sciocchezza che mi è uscita”.
Il testo era scritto su uno sfondo arcobaleno che richiama proprio i colori della bandiera delle lotte per i diritti della comunità offesa. Ha poi concluso: “Ora vado in branda perché a Tokyo è notte, vi abbraccio”.