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La rivoluzione Green passa anche dal nucleare: il progetto della Cina

La rivoluzione Green passa anche dal nucleare: la Cina progetta di costruire il primo reattore ecologico al mondo.

(Getty Images)

La questione ambiente, tanto trascurata negli ultimi anni, sembrerebbe adesso aver trovato un nuovo impulso. Nel corso del lockdown dovuto alla pandemia da Covid, i Governi hanno avuto modo di toccare con mani i benefici dell’abbassamento delle emissioni raggiungendo in pochi mesi quegli obbiettivi, invece, fissati per i prossimi trent’anni.

Ed è così che nei piani di ripresa, le diverse associazioni ambientaliste hanno chiesto di mantenere all’interno delle Agende, prioritaria la questione ambiente. La Cina non si è tirata indietro, anzi, si sarebbe resa autrice di un progetto estremamente Green.

Cina, reattore nucleare Green: il progetto di Pechino

La Cina starebbe progettando di costruire un reattore nucleare che deterrebbe un vero e proprio primato. Si tratterebbe del primo impianto sostenibile – di questo genere- al mondo.

(Getty Images)

Stando a quanto riporta la redazione di Technology Times, Pechino avrebbe svelato come tutto questo sarebbe possibile. Una squadra di scienziati ha dimostrato come anche impiegando il nucleare possono essere adottate soluzioni Green. Per fare ciò non verrà utilizzata l’acqua per il raffreddamento. Ad essere impiegato al suo posto, una commistione di soli alimentati dal Torio invece che dall’uranio.

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Un’opzione che renderebbe l’impianto ancor più sicuro in caso di fughe. Certo, il Torio non è totalmente sicuro ma sta di fatto che è meno pericoloso dell’Uranio. Questo in quanto le sue reazione sarebbero più facilmente interrompibili. Non solo, gli scarti avrebbero un ciclo vitale di molto minore, minimizzando così il suo impatto ambientale.

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Secondo pronostico, le prove per testare il nuovo reattore potrebbero iniziare già il prossimo autunno e nel caso dovessero dare l’esito sperato la Cina potrebbe proporsi di costruire tali reattori anche per quelle nazioni che hanno aderito alla Belt and Road Initiative.

Un progetto che da qui al 2030 potrebbe segnare una vera rivoluzione considerate le mire di Pechino di trasformalo da un piccolo reattore a struttura d’utilizzo commerciale. La Cina a reperire il Torio non avrà problemi, riporta Technology Times, possedendone il suo territorio le più grandi riserve al mondo.

(Getty Images)

Secondo un recente studio, la sua sarebbe una presenza così massiccia che al Paese del Dragone basterebbe per più di 20mila anni.

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