Il cambiamento climatico sarebbe ormai un fenomeno irreversibile: questo quanto emerso dall’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).
Il cambiamento climatico è ormai un fenomeno irreversibile, a renderlo tale l’attività dell’uomo, il quale con le proprie attività avrebbe già iniziato a condizionare la vita del Pianeta, tanto che in alcune zone i fenomeni atmosferici sarebbero divenuti violenti e privi di controllo.
Questo quanto emerso dall’ultimo rapporto, pubblicato oggi lunedì 9 agosto, dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell’Onu.
Cambiamento climatico, disastro umano: fenomeno irreversibile
Alcuni effetti del cambiamento climatico sono visibili ad occhio nudo, altri, invece, seppur meno evidenti stanno incidendo in maniera drastica sul Pianeta ed i loro riverberi li si vedranno a lungo termine.
Secondo il rapporto dell’IPCC, però, per quanto il fenomeno sia ora irreversibile, l’uomo potrebbe porvi un freno soprattutto riducendo le emissioni di anidride carbonica e migliorare la qualità dell’aria.
Il segretario delle Nazioni Unite, António Guterres, ha commentato quanto emerso dallo studio affermando che questo quadro sarebbe un “codice rosso per l’umanità”. Il tanto temuto aumento della temperatura di +1,5°C sarebbe ormai vicina. L’unica via per porvi rimedio è quella di perseguire obbiettivi green.
Politiche sostenibili, miglioramento delle condizioni di salute della popolazione ed ancora, aria meno inquinata potrebbe contribuire a rallentare il fenomeno.
Il rapporto è stato stilato da 234 scienziati, i quali hanno rilevato come l’uomo abbia messo in atto comportamenti letteralmente distruttivi. Basti pensare che nel 2019 le immissioni sono state le più alte mai registrate nella storia dell’umanità. Per non parlare del livello del mare aumentato dal 1900 molto più velocemente che negli ultimi 3mila anni.
Inoltre le prospettive non sarebbero delle più rosee. L’aumento delle temperature potrebbero attestarsi su un +2°C durante il corso di questo secolo.
Valérie Masson-Delmotte, co-presidente del gruppo di lavoro I dell’IPCC, ha affermato che ormai da decenni il clima terreste sta cambiando ed il ruolo avuto dall’uomo in tutto ciò è indiscutibile. Tuttavia dal rapporto è emerso che il ruolo della scienza – in grado di aver fatto capire la portata del fenomeno- è di fondamentale importanza.
L’ingerenza dell’uomo, purtroppo, ha inesorabilmente influenzato tutto il sistema climatico. Tanto che il surriscaldamento globale si legherebbe a doppia mandata con il climate change. Questo lo si nota dalle ondate di calore estreme, da precipitazioni abbondanti da un lato e da siccità dall’altro.
In chiosa nel rapporto si legge che per limitare gli effetti del riscaldamento bisognerebbe limitare le emissioni di CO2, cercando di raggiungere il tanto anelato zero il prima possibile.