Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, martedì 10 agosto, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha aggiornato, come di consueto, lo stato dell’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese. Stando ai dati odierni, riportati nel bollettino, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 4.406.241 con un incremento rispetto a ieri di 5.636 unità. In crescita anche i soggetti attualmente positivi ad oggi 116.323 (+1.468). Scende il numero dei pazienti in terapia intensiva che sono in totale 322 (-1). Le persone guarite complessivamente sono 4.161.645, ossia 4.125 in più rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 31 decessi che hanno portato il bilancio delle vittime in Italia a 128.273.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha eliminato dal totale dei positivi 12 casi, 10 positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare e 2 giudicati non casi Covid-19. La Regione Lazio specifica che, a causa della sospensione dei sistemi informatici a seguito di un attacco hacker al CED regionale, vengono aggiornati solo i dati relativi ai nuovi positivi, ai decessi ed alle ospedalizzazioni. Infine, la Sicilia precisa che 5 dei decessi comunicati oggi si riferiscono ai giorni precedenti.
Stando ai dati di ieri, i casi di contagio complessivi erano 4.400.617. Continuavano a salire anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano ad oggi a 114.855, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva che risultavano essere 323 in totale.
I guariti dall’inizio dell’emergenza erano 4.157.520. Purtroppo si aggravava ancora il bilancio delle vittime in Italia giunte a 128.242.
La Regione Lazio, si leggeva nelle note, segnalava che, a causa della sospensione dei sistemi informatici a seguito di un attacco hacker al CED regionale, venivano aggiornati solo i dati relativi ai nuovi positivi, ai decessi ed alle ospedalizzazioni.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 9 agosto: 4.200 nuovi casi di contagio e 22 morti
Secondo il bollettino diffuso domenica, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 4.396.417. Continuava a crescere anche il numero dei soggetti attualmente positivi che ammontavano a 112.266. Salivano anche i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva che risultavano essere 299 in totale. Le persone guarite dal virus erano 4.155.931. Il bilancio totale delle vittime in Italia saliva a 128.220.
I tamponi, in Veneto, tornano a pagamento. A spiegare le ragioni del dietro front il governatore Luca Zaia il quale ha dichiarato che questa opportunità è stata letta dai più come un modo per eludere la vaccinazione. Il Presidente ha, infatti, spiegato come nella giornata di venerdì in Veneto sarebbero stati eseguiti ben 52mila tamponi.
Una cosa inconcepibile, un “assalto alla diligenza” come l’ha definita lui stesso – stando a quanto riporta la redazione di Tgcom24, che altro non ha fatto che intasare il sistema il quale invece dovrebbe effettuare questo tipo di test a chi invece ne manifesta seria necessità.
In Veneto, quindi, unica regione ad aver attuato tale strategia si torna alla normalità: tamponi da 8 a 22 euro. Zaia ha chiosato affermando che se tutti fossero vaccinati di certo i rischi sarebbero ridotti ai minimi termini. Riprova ne è il fatto che con l’aumento delle somministrazioni gli ospedali sarebbero quasi vuoti.
La variante Lambda è stata tracciata per la prima volta in Perù nel 2020 e da allora pur diffondendosi maggiormente in Sud America non sarebbe riuscita a divenire predominante. Ma oggi gli Usa alzano il livello di guardia e guardano alla Lambda con non poco sospetto anche se attualmente negli States sarebbe la Delta a circolare maggiormente. Ad interessare particolarmente l’efficacia dei vaccini.
La variante Lambda sarebbe poco diffusa, in Italia ne sono stati tracciati soli 13 casi e la sua prevalenza globale – riporta la redazione de Il Corriere della Sera– è pari allo zero.
Tuttavia a causa di alcune mutazioni nelle proteine, pare sarebbe più contagiosa ed in grado di sfuggire al vaccino.
La Sicilia si attesta come la prima regione per contagi d’Italia. Nella giornata di ieri sono stati sforati i 900 casi. Ed a salire anche il dato dei ricoveri. Non poche le preoccupazioni dell’Isola, adesso, che probabilmente dopo ferragosto potrebbe essere collocata in zona gialla.
Come specificato dal Cts locale, un parametro al quale dovrà guardarsi sarà anche il tasso di vaccinazione che in Sicilia purtroppo non sembra spiccare.
Per tale ragione, riporta Il Quotidiano di Sicilia, la Prefettura di Palermo nel corso di un tavolo tecnico ha deciso che dovranno essere intensificati i controlli da parte delle forze dell’Ordine per contenere l’epidemia.
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